Da novembre discariche costrette a portare rifiuti fuori Crocetta: «Nuovi limiti per allungare vita degli impianti»

Il governo Crocetta accelera sui rifiuti. E impone alle discariche un nuovo ultimatum: «Dal 1 novembre – annuncia il governatore – le discariche siciliane non potranno accumulare più del 50 per cento della frazione secca prodotta dai Comuni e dal 1 gennaio, zero». La restante parte dovrà essere spedita fuori dalla Sicilia, come spiega il dirigente del dipartimento Acque e Rifiuti, Maurizio Pirillo: «Imporre un limite di legge alle discariche le obbliga in qualche misura a chiudere accordi con gli impianti di termovalorizzazione italiani e non. Il problema è di natura giuridica: la titolarità del rifiuto non è della Regione, ma dei Comuni e delle discariche. A questo punto, per garantire una maggiore durata alle vasche delle discariche, serve che entrambi i soggetti si attivino: da una parte i Comuni con la differenziata, dall’altra le discariche, che dovranno comprimere i rifiuti in ecoballe e chiudere accordi con gli stabilimenti di valorizzazione del rifiuto». Viene dunque ufficializzato quanto anticipato da MeridioNews all’inizio del mese, ma rispetto alle previsioni, il tetto è stato ulteriormente aumentato. 

Il ragionamento alla base delle nuove decisioni è chiaro: se, come ha evidenziato ieri il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, le discariche siciliane hanno al massimo sei mesi di autonomia, vanno alleggerite. Per farlo gli va imposto di cercare accordi con gli impianti fuori Regione, dove bruciare i rifiuti. Cosa che finora è riuscita a fare solo l’impianto di Lentini della Sicula Trasporti. «Questo significa che in modo matematico, raddoppiamo la vita delle discariche esistenti», auspica Crocetta. Il provvedimento è contenuto in un decreto presidenziale, in modo tale da restare attuativo anche oltre l’ordinanza 5/rif. Allo stesso tempo, il nuovo obbligo peserà sulle casse dei Comuni, perché è altamente probabile che il costo di conferimento aumenterà. Fattore che, nei piani del governo Crocetta, dovrebbe incentivare le amministrazioni a far partire e rafforzare la raccolta differenziata. 

Crocetta torna anche sulla polemica delle scorse settimane con i Comuni: «Per essere chiari – sottolinea il governatore – , il trasferimento dei rifiuti nelle altre regioni non è un compito dell’amministrazione regionale. I rifiuti di Roma, non li trasferisce la regione, ma il Comune di Roma». Il riferimento, ancora una volta, è al sindaco di Palermo e presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando, più volte in conflitto aperto col governo regionale su questo tema. «D’altra parte – evidenzia ancora Crocetta -, la Tari non viene pagata alla regione per garantire il servizio rifiuti, ma ai Comuni. L’argomento è stato posto in questi mesi in modo sbagliato: il nostro compito, secondo la legge regionale, è individuare le discariche e, al massimo, accompagnare i Comuni in questo percorso sostenendoli, ma la responsabilità è sulle loro spalle».

«Galletti – sottolinea Crocetta – segnala un problema: che la regione siciliana non fa la differenziata. E questa potrebbe anche essere una denuncia della regione stessa, visto che non dipende da questa amministrazione, ma dai singoli comuni. È un tema che si pone a carico delle città metropolitane che invece di fare chiacchiere, dovrebbero cominciare seriamente a operare per farla. Chiaramente non può essere giustificatorio che siccome ci sono le gare in itinere, la colpa è dell’Urega (l’ufficio regionale per i grandi appalti ndr), anche se lì ci stiamo lavorando. Ricordo che la differenziata è un obbligo di legge e l’unico modo che ha funzionato è il porta a porta, con le campane per strada non si può fare la differenziata». In ogni caso, per il governatore, il bicchiere è mezzo pieno: «L’emergenza non c’è stata. Fino a oggi, nonostante i gufi, mi pare che i rifiuti per le strade non rimangano».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]