Il segretario della Lega nord oggi è stato nella città in provincia di Trapani. Dopo aver dovuto rinunciare al comizio di ieri sera, ha fatto visita al mercato del pesce e al comitato del suo candidato sindaco, Vito Armato. Dove a contestarlo sono stati i difensori dello statuto siciliano
Da Gela a Marsala, ancora fischi per Salvini «Offende l’intelligenza di noi siciliani»
Da Gela a Marsala, l’accoglienza dei siciliani a Matteo Salvini non cambia. Ieri sera il leader della Lega Nord non è neanche riuscito a scendere dalla sua auto a causa delle contestazioni. Stamattina è riuscito a visitare il mercato locale del pesce e ad arrivare al comitato del suo candidato sindaco Vito Armato, prima della presentazione del libro dello scrittore Antonio Rapisarda dedicato proprio a Salvini, ha risposto ad alcune domande della stampa.
L’eurodeputato si è mostrato dispiaciuto per non aver tenuto il comizio ieri sera, dice, per questioni di sicurezza ambientale, non potendo così presentare la candidatura del sindaco della lista Noi con Salvini a Largo Zerilli, in pieno centro.
Il leader della Lega Nord ha ricordato nuovamente che si trova in Sicilia perché i politici nostrani non fanno bene il loro lavoro: «Non sono i siciliani il problema – dice – ma i loro rappresentanti». Non mancano gli attacchi ad Angelino Alfano, colpevole di aver «azzoppato la destra in Italia». Sull’immigrazione torna a ribadire che bisogna impedire le partenze dalla Libia. «Un governo riconosciuto dalla comunità internazionale c’è, ed è quello di Tobruk, cosa aspetta l’Europa a intervenire?».
Ad aspettarlo all’esterno del comitato anche stamattina ci sono stati fischi e insulti, ma le forze dell’ordine presenti hanno costantemente vigilato la situazione. Tra i contestatori c’era Pietro Milone, rappresentante del movimento dei Vespri Siciliani: «Non sono venuto a contestare Salvini – precisa – anche se la sua presenza offende l’intelligenza di noi siciliani, ma per tenere presente che la battaglia sullo statuto siciliano continua».