Mostrare un volto diverso del Capo, valorizzando una zona del centro storico con le attività quotidiane di artigiani e commercianti. È il senso dell’iniziativa ‘Da Capo a Capo’ percorso artistico-itinerante per le vie dello storico quartiere, sede di uno dei mercati popolari più pittoreschi del capoluogo e che si articolerà in due giorni, sabato 30 e domenica 1 ottobre. A organizzare la manifestazione è il Teatro alla Guilla con il sostegno del Comune di Palermo. Alla conferenza di presentazione sono intervenuti l’assessore comunale alla Cultura, Andrea Cusumano, e il sindaco, Leoluca Orlando. «È un’altra occasione di riscoperta e valorizzazione del centro – ha detto il primo cittadino – di vivibilità e socialità per i cittadini e i turisti». Il progetto ha la direzione artistica di Valerio Strati, «con la partecipazione dei commercianti, artigiani e delle associazioni attive sul territorio proveremo attraverso l’arte a fare da portavoce delle tradizioni più antiche – ha detto Strati – utilizzando l’arte anche per combattere l’illegalità».
Tre le passeggiate previste sabato 30 e domenica 1, con diverse partenze, dalle 18, 19 e 20, guidati dal giornalista Mario Pintagro lungo l’asse che da Porta Carini arriva alla Cattedrale. Sabato alle 22 in piazza Beati Paoli ci sarà anche il concerto dei “Makarna Havasi Ensemble” con un repertorio che spazia dalle sonorità balcaniche a quelle gipsy fino al ritmo della musica greca. Sabato e domenica a partire dalle 18.30 il musicista Mario Crispi, uno dei fondatori dell’Agricantus, improvviserà un concerto con strumenti a fiato creati da lui stesso. Alle 21.15 di domenica al teatro alla Guilla anche lo spettacolo “Una ballata alla fine #studio n.2” di e con Valerio Strati. Lungo i due giorni si alterneranno anche due performance di danza “improvvisation” all’inizio di Porta Carini e. in piazzetta Sant’Agata alla Guilla, alle 17,30 e 19,30 laboratori didattici e pratiche circensi per i piu piccoli a cura di Circ’Opificio. Spazio anche al racconto, dalle 18,30 con Maria Grazia Saccaro che narrerà al pubblico la storia dell’avvelenatrice “Peppa la Sarda”, tra storia e leggenda.
E c’è anche un fuori programma, una “provocazione gentile”: sabato 30 settembre, durante gli eventi, cinque ragazzi di origine bengalese regaleranno al pubblico presente le rose che di solito vendono in giro per i locali. «Un modo – dicono gli organizzatori della manifestazione – per dare un segnale in un quartiere in cui c’è ancora tanta strada da fare sul fronte sociale e culturale».
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