Nel corso della conferenza odierna di presentazione al Barbera, il neo-acquisto rosanero ha individuato le analogie tra l'esperienza vissuta in D in Puglia nella scorsa stagione e questa nuova avventura in quarta serie dopo la promozione in C con i galletti
Da Bari a Palermo, percorsi simili per Floriano «Affascinato dai rosa, felice di questa scelta»
Trovarsi in serie D in un club reduce da un fallimento ma espressione di una grande piazza. Si tratta di un déjà-vu per Roberto Floriano, neo-acquisto del Palermo proveniente dal Bari. L’attaccante classe 1986, presentato oggi allo stadio Barbera, sta per entrare nel vivo di un’esperienza simile a quella vissuta in Puglia nella scorsa stagione: «Le pressioni ci sono ed è normale che sia così anche a Palermo dove la piazza è abituata ad un calcio diverso dalla D. Anche a Bari, comunque, è capitato di essere fischiati per un pareggio o nel momento in cui gli avversari andavano in vantaggio. Confronto tra il mio Bari e questo Palermo? Secondo me i paragoni li porta via il vento, bisogna vincere e basta».
Dopo avere contribuito in maniera determinante con 13 gol e 8 assist in 28 gare alla promozione dei galletti in C, nella prima parte di questa stagione Floriano non è riuscito a ritagliarsi un ruolo da protagonista: «In ritiro ho avuto un infortunio, sono rimasto fuori per un po’ e quando sono tornato a disposizione ho fatto fatica ad inserirmi nei meccanismi di un modulo, il 3-5-2, che non è perfettamente congeniale alle mie caratteristiche. Sul fronte offensivo ho giocato un po’ ovunque ma il mio ruolo preferito è quello di esterno sinistro in un 4-3-3. Dopo un anno in cui ho lasciato il segno, in questi mesi sono rimasto nelle retrovie ma il calcio è anche questo. Certamente non me l’aspettavo considerando anche la fiducia e l’affetto che società e ambiente hanno sempre manifestato nei miei confronti». Fiducia che, schierandolo subito nell’undici titolare nel match disputato sabato dalla capolista sul campo del San Tommaso, Pergolizzi gli ha dimostrato immediatamente: «Mi ha spiegato le sue idee, le impressioni sono positive e ho trovato un gruppo composto da bravissimi ragazzi. Sono rimasto affascinato dal Palermo – ha ammesso il numero 25 rosanero – e l’ho anche seguito sapendo che c’erano delle analogie con il percorso del Bari. Appena ho saputo della proposta dei rosa ho dato subito la mia disponibilità e sono contentissimo della scelta che ho fatto».
Colpito favorevolmente dalle qualità di alcuni compagni come Felici e Langella con il quale era l’anno scorso al Bari, il 33enne esterno offensivo italo-tedesco ha già le idee chiare sul modus operandi della squadra. Ecco la sua ricetta vincente: «I momenti di sofferenza capitano anche nelle categorie superiori. L’importante è restare sempre uniti e compatti. Il Savoia? E’ un avversario forte e da rispettare ma noi dobbiamo pensare solo a noi stessi e a cercare di vincere tutte le domeniche. Siamo primi con tre punti di vantaggio e sono loro che devono recuperare». Le motivazioni di Floriano potranno dare un impulso importante ad uno spogliatoio che in questo momento ha bisogno di nuova linfa e di positività: «Onestamente ripartire dalla serie D non era il mio obiettivo iniziale dopo avere centrato la promozione in C con il Bari ma sono molto contento di essere qui e questo non lo considero un passio indietro. Per come intendo io il calcio, molto meglio una D a Palermo che una C in una piazza normale. Di solito non fisso dei traguardi numerici in termini di gol, voglio contribuire con reti e assist ai successi della squadra e voglio riportare in alto il Palermo».