L'incontro è in programma a Catania e arriva all'indomani dai colloqui avuti da Matteo Salvini con Miccichè e Lombardo, ma non con l'attuale governatore. All'orizzonte ci sono intanto le Amministrative, ma la testa è comunque al voto autunnale
Cuffaro visita Musumeci con il pensiero alle Regionali «Gli dirò di sforzarsi per la coesione del centrodestra»
Quindici mesi in politica sono tantissimi. Diventano anche di più se il futuro è di otto mesi, quelli che mancano alle nuove Regionali. La premessa è fondamentale per contestualizzare il dialogo tra Totò Cuffaro e Nello Musumeci, che oggi a Catania prende la forma di un incontro che ha l’aria di essere importante tanto per l’ex governatore quanto per l’attuale. Specialmente se quest’ultimo vuole ancora provare a trovare l’alchimia necessaria per tentare il bis a palazzo d’Orleans, nonostante gli altri compagni di viaggio – e la visita di Matteo Salvini ieri a Palermo è solo uno degli esempi – dimostrino di cercare altrove il candidato. In quest’ottica, quindi, non bisogna stupirsi riprendendo le parole pronunciate da Cuffaro, a novembre 2020, in un’intervista a MeridioNews. «Musumeci è un uomo di destra, lasci perdere le praterie centriste», dichiarò l’ex presidente della Regione, da poco tornato in campo con la Democrazia Cristiana.
Questa mattina, Cuffaro ha reso nota espressamente la disponibilità a lavorare insieme a Musumeci «perché possa esserci una coalizione unita, perché se la coalizione è unita si affronta una campagna elettorale vincente». La necessità di unire le forze se non si vuole rischiare di perde è un fatto notorio tanto nel centrodestra quanto nel centrosinistra, nel primo caso però la ricerca degli equilibri interni sembra ancora più difficile. «C’è stata la reciproca volontà di incontrarci», ha sottolineato Cuffaro, rimarcando che per il momento l’obiettivo è quello di trovare la quadra in vista delle Amministrative. «Chiederò a Musumeci – ha aggiunto Cuffaro – di fare uno sforzo insieme a noi affinché possa esserci una candidatura che unisca la coalizione per iniziare al meglio i prossimi appuntamenti elettorali».
Inevitabile per colui che ambisce se non proprio al ruolo di ago della bilancia, di certo a sedere al tavolo decisorio, ragionare sulle fibrillazioni attuali all’interno del centrodestra. «I partiti sono diversificati nelle loro possibili scelte, dico possibili perché mi auguro che vi sia una scelta che valga per tutti – ha commentato Cuffaro -. Inviterò Musumeci a fare uno sforzo di dialogo nei confronti degli leader di partito e chiederò a questi ultimi di ragionare su quello che può essere più utile alla Sicilia affinché questa terra possa essere, nelle sue difficoltà ed amarezze quotidiane, servita e amata da una coalizione che vuole vivere in armonia e che vuole far vincere ciò che conta». A contribuire a serrare i ranghi potrebbe essere anche anime che nelle precedenti tornate elettorali stavano con il centrosinistra. «Guarderei Italia Viva», ha ipotizzato l’ex governatore.
Infine un passaggio sui colloqui di Salvini, che ha incontrato un altro ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ma non Musumeci. «Lombardo ha il pregio di essere siciliano e il difetto di essere siciliano. Con lui possiamo parlare tutte le volte che vogliamo ma ha degli interessi, per difendere e far crescere il suo movimento, che credo debba tutelare – ha ragionato Cuffaro -. Salvini ha uno sguardo più largo e interessi significativi nel senso che vorrebbe dare un segnale della presenza, peraltro già ampia, della Lega in Sicilia. Proviamo a farli ragionare tutti insieme, ma Lombardo e Salvini già stanno ragionando ed è un buon segno».