Crocetta: “Trovati i soldi per Formazione e forestali”. Le censure a Scilabra e Vancheri? “Immotivate”

LA CONFERANZA STAMPA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE

Alla fine, il Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, ha scelto la resistenza.  Dinnanzi a due mozioni di censura contro due esponenti del suo Governo, l’assessore alla Formazione, nelli Scilabra e alle Attività Produttive, Linda Vancheri, che oggi sono state calendarizzate dalla conferenza dei capigruppo dell’Ars, il governatore continua a mostrarsi tranquillo e a fare annunci. Non ha usato, dunque, la minaccia delle dimissioni per riportare i deputati su più miti consigli; forse troppo rischiosa in un momento in cui si annuncia anche una mozione di sfiducia nei suoi confronti.

La sua conferenza stampa  è cominciata con una serie di rassicurazioni sia per gli operatori della Formazione che per i forestali:

“I primi mandati di pagamento stanno arrivando, domani verra’ pubblicato l’avviso per la terza annualita’ e stanno partendo il progetto Prometeo e l’Avviso 20. Abbiamo incontrato i lavoratori ogni lunedi’ – ha aggiunto il Governatore -. La questione piu’ delicata riguarda gli sportellisti. Tutti gli operatori della Formazione devono andare a lavoro, per evitare gli esuberi c’e’ gia’ un piano di prepensionamenti con il Ministero e stiamo pensando anche a un sistema di incentivi all’esodo e di ammortizzatori sociali quali i contratti di solidarieta”.

Stessi toni tranquillizzanti per i forestali:

“Non devono scendere più in piazza. La scopertura era di 25 milioni, ne abbiamo immediatamente disponibili 15, mentre i 10 milioni mancanti li prenderemo da un fondo di rotazione della Crias, mai utilizzato”.

Sulle mozioni di sfiducia contro l’assessore alla Formazione, Nelli Scilabra e contro l’assessore alle Attività Produttive, Linda Vancheri, che la conferenza dei capigruppo ha deciso di portare il Aula il 15 e il 16, Crocetta, è stato tranchant:

“Le ritengo immotivate.- ha detto- C’e’ un continuo aleggiare di mozioni, censure, sfiducia che non porta a nulla, che non produce beni per la Sicilia. Facciano piuttosto un piano di leggi e proposte concrete, perche’ e’ quello che abbiamo fatto noi, che abbiamo presentato leggi in grado di cambiare il destino e il futuro della Sicilia. E’ una questione di senso di responsabilita’. Lavoriamo tutti insieme per le cose buone e utili per la Sicilia. E poi fino a prova contraria ho vinto le elezioni”.

E poi la sua tesi:  “Il tema dello scontro e’ minimale sul piano politico ma si inquadra in contesti affaristico-mafiosi che questo governo ha messo in discussione. Gli scontri non sono su temi noti – ha detto Crocetta – ma su questioni non note. Che l’assessore Scilabra non piaccia a parte della politica e’ noto ma non per la vicenda del click day ma per la profonda azione di cambiamento della formazione”.

Il Presidente ha anche denunciato che “nonostante il blocco delle assunzioni, nel 2014 gli enti formativi hanno assunto 400 persone con varie tipologie contrattuali a termine”.

Un passaggio anche sul suo rapporto col PD e sulle elezioni di Siracusa: “Il segretario del mio partito oggi rappresenta una parte, non l’opinione dell’intero partito. Peraltro Marziano mi e’ simpatico, segretamente tifavo per lui, siamo sempre stati in ottimi rapporti. E non e’ vero che Marziano mi ha denunciato per voto di scambio, me lo ha detto lui, la polemica e’ gia’ rientrata. A me di questi giochetti tra cuperliani e renziani non me ne frega niente. Il problema e’ che quando smetteranno sara’ troppo tardi perche’ avranno gia’ distrutto questo partito. Ma le elezioni di Siracusa non hanno cambiato niente, se non un deputato all’Ars. Basta con questo scontro fratricida”.

Come sappiamo il voto ha premiato il cuperliano Bruno Marziano del Pd, che e’ stato riconfermato a discapito del candidato renziano Giovanni Cafeo, mentre Pippo Gianni del Pdr, che fa parte della maggioranza, e’ stato scalzato da Giuseppe Gennuso del centrodestra.

La conferenza stampa si è conclusa un po’ prima delle 19, con una predica ai partiti: “Finiamola con la politica degli odi e delle divisioni, con l’atteggiamento culturale di tipo sfascista da parte di certa politica siciliana. Invito la politica a collaborare e lavorare insieme per affrontare alcune emergenze che creano tensioni sociali che in realta’ esistevano prima del mio governo”.


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