Il presidente della Regione uscente scrive al capo del Viminale, che ieri ha ribadito che per controllare la regolarità delle elezioni nell'Isola bastano le forze dell'ordine. «Occorre fare qualcosa per impedire che le le elezioni del 2017 sanciscano la legittimazione politica della mafia», dice facendo riferimento all'ipotesi voto di scambio
Crocetta a Minniti: «Libertà di voto a rischio in Sicilia» E rilancia l’ipotesi della richiesta di intervento all’Osce
Le denunce circostanziate di Claudio Fava, la lista degli impresentabili di Giancarlo Cancelleri, la missione della Commissione nazionale antimafia in Sicilia per controllare le liste, l’appello all’Osce di Luigi Di Maio. Il ministro dell’Interno Marco Minniti ieri nel corso del question time alla Camera è stato categorico: bastano le forze dell’ordine a vigilare sulle elezioni in Sicilia, derubricate a un fatto locale, mentre il monitoraggio dell’Osce riguarda le consultazioni elettorali a livello nazionale. Tuttavia, a intervenire questa mattina con una lettera aperta indirizzata proprio a Minniti, è il governatore uscente Rosario Crocetta, che chiede una commissione del ministero dell’Interno per controllare il regolare andamento delle elezioni siciliane.
«Io non so se L’Osce sia o no competente – si legge nella missiva partita da palazzo d’Orleans -, ma certamente dopo la presentazione delle liste in Sicilia e i gravi fatti che hanno riguardato l‘arresto di alcuni candidati, l’opinione pubblica siciliana si domanda se oggettivamente sia possibile fare qualcosa per impedire che le prossime elezioni siano caratterizzate da un massiccio voto di scambio. Da circa dieci anni – sottolinea ancora Crocetta – non accadeva in Sicilia, oltre all’imponente inquinamento di alcune liste, che soggetti indagati e persino condannati per mafia partecipassero apertamente all’agone elettorale. Occorre fare qualcosa per impedire che le le elezioni del 2017 sanciscano la legittimazione politica della mafia».
Crocetta ricorda anche a Minniti che «la stessa Commissione nazionale antimafia ha accertato la candidatura di impresentabili nelle liste, che è poca cosa rispetto a diversi condannati per mafia che intervengono, in divieto di legge, a comporre le liste e a sostenere candidati». In queste ore, ammette il governatore, dagli uffici dell’amministrazione si sta valutando «se la Regione siciliana abbia competenza a chiedere, in forza dell’autonomia speciale, l’intervento dell’Osce». E intanto il primo inquilino di palazzo d’Orleans chiede al titolare del dicastero dell’Interno «di istituire una commissione speciale composta da prefetti per il monitoraggio delle prossime elezioni siciliane».