Croc-ché e Pa-nello: trionfa la politica del mangia mangia…

Ultimi giorni di campagna elettorale. Grazie a Dio. Non se ne può più di leggere le veline dei candidati che si esprimono su tutto e si attaccano di continuo. Tranne poche eccezioni, si tratta di copioni già letti e per nulla convincenti. Per ‘fortuna’, ogni tanto, qualche battuta di spirito fa sorridere un po’. Non tanto per la battuta in sé, quanto per la scelta del tema ‘mangereccio” che ben si adatta ai partiti tradizionali in questione: Pdl, Pd, Mpa e Udc.

Ci riferiamo alla trovata di ieri del Pdl siciliano. Che ricorre ad una immagine di una appetitosa crocchè di patate: “C’è uno strano caso elettorale in Sicilia. Due candidati alla presidenza della Regione, quindi avversari, sono appaiati in realtà come due cavalli alla stessa carrozza – si legge nella pagina dei berlusconiani -. Concorrono per far vincere il cocchiere. Questi è Raffaele Lombardo, l’uscente devasta-presidente della Regione. Gianfranco Micciché, infatti, è sostenuto ufficialmente da Lombardo con l’obiettivo di sottrarre voti al Pdl; Rosario Crocetta, invece, è supportato da Lombardo che ha inserito nelle sue liste uomini propri ed è sostenuto da quel Pd di Lumia e Cracolici che ne ha tenuto in piedi il governo uscente. Comunque vada, Lombardo si garantirà una qualche presenza parlamentare all’Ars. Ecco perché i nomi dei due finiscono con il fondersi in un nome unico, CROCCHE’”.

La risposta di Grande Sud  non si fa attendere ed è dello stesso genere: “Altro che ‘crocchè’, ai siciliani risulterà indigesto solo il ‘panello’. La Padania e Nello Musumeci sono le due facce della stessa medaglia. Votare Musumeci significa avallare il vero patto scellerato, quello che Alfano ha stretto con Maroni e che Musumeci subirà passivamente”.

Insomma un botta e risposta vagamente satirico che però non si addice molto ai politici siciliani che di mangia mangia, di tutti i tipi, sono grandi esperti e sempre lì hanno la testa. Come confermano anche nelle battute.

Ma è vero che il Mpa sta dando indicazioni di votare Crocetta? E, se è così, siamo sicuri che Micciché non sia d’accordo? Le voci sono insistenti. E stamattina, Repubblica, cerca di dargli un volto:

A proposito di Nicola D’Agostino, delfino di Pistorio e candidato del Pds-Mpa nella lista catanese, scrive: “Lui, D’Agostino, mette le mani avanti: Nella nostra provincia abbiamo difficoltà a far passare il voto per Micciché. Ma io non mi spingo a dare indicazioni diverse per il candidato governatore. Al limite, dico di votare solo per me”.

E ancora: “Il fuoco amico su Micciché si sente anche a Militello, il paese dell’ex commissario dell’Mpa Enzo Oliva ma anche di Musumeci. E il candidato del centrodestra, ai suoi, ha raccontato di “notizie certe” sulle indicazioni date da Oliva (anche lui candidato) a favore di Crocetta. Indizi, certo: nessuno può confermare. Ma a Gela, ad esempio, è qualcosa più di un sospetto il fatto che Giuseppe Federico, ex presidente della Provincia di Caltanissetta, inviti a un voto disgiunto che premi l’amico (e locale alleato) Crocetta…”.
 “Io non so niente  –  dice il deputato di lungo corso Calogero Speziale a Repubblica  –  ma certo qui da due anni c’è un sindaco sostenuto insieme da Pd e Mpa…” A Messina un altro ex democratico come Giuseppe Picciolo ha fatto sapere proprio ieri a un deputato che lui “tira la volata solo per se stesso” confermando il disimpegno nei confronti del candidato governatore Micciché”.

A questo si aggiunge l’ambiguità di Fli. Fabio Granata,  ha detto di essere orientato a votare Crocetta, i candidati che fanno riferimento al vicecoordinatore dei finiani a Siracusa si atteggiano di conseguenza.


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