Avrebbe dovuto essere un’occasione per esporre in commissione Ambiente all’Ars le criticità della gestione della riserva naturale orientata Pantalica-Valle dell’Anapo e, invece, gli attori principali del sito archeologico-naturalistico del Siracusano si sono trovati di fronte solo il dirigente del dipartimento regionale Azienda foreste demaniali di Siracusa Giancarlo Perrotta. «La Regione Siciliana – lamentano i deputati regionali del M5s Stefano Zito e Stefania Campo – è completamente disinteressata ai siti naturalistici siciliani». Assenti, infatti, erano sia l’assessore al Territorio e Ambiente Toto Cordaro che l’assessore all’Agricoltura Antonino Scilla.
«Oltre a disertare l’audizione – continuano i deputati pentastellati – il governo regionale pare abbia pure smarrito il bando per la gestione della riserva naturale orientata. Un fatto gravissimo che lascia l’area abbandonata». Il fulcro dell’incontro, infatti, era proprio il bando di cui una bozza è già stata presentata nel 2019. «In pratica, quasi un nulla di fatto perché abbiamo solo ribadito cose che diciamo da tempo – commenta a MeridioNews il sindaco di Ferla Michelangelo Giansiracusa che era presente, insieme ai primi cittadini di Sortino, Vincenzo Parlato e di Cassaro, Mirella Garro, e al presidente del sistema rete museale Iblei Paolo Uccello.
«Era nostra intenzione chiedere agli assessorati di fare velocemente un bando – spiega a MeridioNews Uccello, che è anche una guida naturalistica – per mettere a sistema l’infrastrutturazione del sito. Del resto – aggiunge – sono trascorsi anni da quando i Gal dei diversi Comuni interessati hanno destinato i fondi alla ristrutturazione dei caselli, ai piccoli musei e anche all’acquisto dei pulmini». Risorse che, senza una organizzazione precisa, rischiano di andare sprecate. Intanto, i deputati Campo e Zito fanno emergere alcune delle loro perplessità: «Non si comprende se la Regione intende gestire la riserva direttamente e in che modo o se vuole fare un bando per darla in gestione. Non si capisce – aggiungono – che fine abbia fatto il vecchio bando ma soprattutto se vogliano farne uno nuovo».
In ogni caso, una soluzione per la gestione e la fruizione del sito va trovata e anche presto «perché ci sono delle criticità che vanno risolte in fretta», fa notare Uccello. Dai cinghiali, che sono diventati un problema nella parte alta dell’Anapo, ai grandi pullman che continuano a trasportare i turisti lungo contrada Palombazza (la zona più alta di Pantalica) con il rischio di incrociarsi tra loro nella strada stretta. «Diventa davvero pericoloso – sottolinea il presidente della rete museale Iblei – Per questo abbiamo proposto che a fare la spola dal parcheggio-ristoro siano dei pulmini più piccoli».
Altra grande criticità è poi quella degli incendi. Proprio la sera prima dell’incontro, le fiamme hanno distrutto diversi ettari di macchia mediterranea all’interno dell’area della riserva naturale di Cavagrande del Cassibile, nella zona che viene chiamata Montagna del marchese. «Abbiamo chiesto maggiori controlli in tutta la zona anche con l’intervento dell’esercito – afferma Uccello – Il rischio altrimenti è che, alla prima giornata di scirocco pesante, la Sicilia diventi un cerino e che succeda una catastrofe».
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