Cristian, il bimbo di 6 anni e mezzo scomparso insieme con la madre naturale eritrea

IL BAMBINO ERA STATO AFFIDATO DA UNA COPPIA DI CALTANISSETTA. LA MAMMA L’HA PORTATO VIA

A Caltanissetta sono in tanti a chiedersi che fine ha fatto Cristian, un bimbo di 6 anni e mezzo di nazionalità eritrea scomparso. Il bambino era stato dato in affido ad una famiglia di Caltanissetta. Cristian è scomparso domenica scorsa, di mattina, quando gli affidatari, Angelo Scarpulla e Marianna Pullara – marito e moglie che abitano a Caltanissetta – lo hanno consegnato alla madre naturale.

Si tratta di una donna eritrea di 33 anni, autorizzata dal Tribunale dei Minori nisseno a passare, tre volte la settimana, un po’ di tempo insieme con il figlio.

A quanto si può desumere da quello che è successo, la giovane donna eritrea non si è presentata all’orario previsto dalla famiglia che ha adottato il bambino. La donna si è resa irreperibile, visto che ha anche staccato il telefono cellulare. Insomma, ha chiuso ogni contatto con la famiglia alla quale era stato affidato il piccolo. Ed è scomparsa insieme con il figlio.

Per la cronaca, Cristian, cresciuto dalla famiglia Scarpulla da quando aveva tre anni di età, dallo scorso giugno era stato regolarmente affidato dalla magistratura minorile alla coppia nissena. Peraltro, si tratta di una coppia che, già da qualche anno, aiuta la mamma di Cristian. Marito e meglio hanno trovato alla donna un lavoro come badante e l’hanno coinvolta in alcuni progetti di integrazione. A Caltanissetta, stando alle notizie raccolte, la donna sarebbe stata vista in compagna del bambino e di un uomo di colore mentre passeggiavano in piazza Garibaldi.

Dopo la scomparsa di Cristian e della mamma naturale, i due coniugi ai quali era stato affidato il bambino (la coppia ha altri due figli di 28 e 25 anni) hanno avvisato le forze dell’ordine. E’ scattata la denuncia per sottrazione di incapace: questo perché Cristian ha meno di 14 anni.

Tante le ipotesi al vaglio degli investigatori. Tra queste anche la possibilità che la mamma naturale abbia portato il bambino in Germania dove – stando alla testimonianza della stessa donna eritrea – la donna avrebbe detto di avere lì una sorella. Su questo punto, però, mancano precisa indicazioni.

A conti fatti, si tratta di supposizioni. La Questura di Caltanissetta ha diramato una nota nella quale si dà notizia della scomparsa della donna e del bambino. Segnalazioni sono stati inoltrate negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie e nelle frontiere. Insomma, il bambino viene ricercato in Sicilia, nel resto d’Italia e all’estero.

Il piccolo Cristian parla soltanto italiano e non conosce la lingua della madre. I genitori adottivi hanno raccontato agli inquirenti che il bambino non era molto felice di passare le ore con la madre naturale. E’ stato forse questo a far scattare nella donna eritrea la rabbia che l’ha portata a scomparire insieme con il figlio?

Con il passare delle ore cresce l’angoscia tra i familiari adottivi e nella comunità dove il bimbo è cresciuto. Cristian, quest’anno, dovrebbe frequentare la seconda elementare. Tra l’altro, il bambino si è ben ambientato con altri suoi coetanei che frequentato la parrocchia del quartiere in cui vivono. Cristian partecipa alle Messe come chierichetto nella chiesa di San Pio X, guidata da don Alessandro Giambra.

Anche nella comunità parrocchiale dove il piccolo Cristian è cresciuto c’è grande apprensione.

 


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