Cristaldi: “Ha ragione Orlando, i Partiti sono finiti”

“Ha ragione Leoluca Orlando: i Partiti sono morti e sepolti”.

E’ lapidario, Nicola Cristaldi, Sindaco di Mazara del Vallo (foto sotto, a destra), già presidente dell’Ars, esponente storico della destra siciliana, prima nell’Msi, poi in An, oggi – anche se il ‘vestito’ gli va un po stretto – nel Pdl.

La sua analisi politica sui risultati delle ultime elezioni regionali siciliane e, in generale, sulla politica italiana è impietosa.

“Le elezioni regionali, per noi, sono state un disastro – dice -. Errori? Tanti. A cominciare dalla candidatura di Nello Musumeci. Che è stata falsamente presentata come una grande candidatura. La verità è che, dietro, non c’era alcun sondaggio e nessuna assemblea di Partito. Niente di niente. Ovviamente, nessuno si è accorto di lui. Sconfitta logica”.

– Ha seguito le polemiche al vetriolo tra il Senatore Giuseppe Firrarello e Francesco Cascio.

“Non so nemmeno quello che hanno detto. So, invece, quello che ha fatto e sta facendo Angelino Alfano. A mio avviso è una delusione. Si è limitato ad approvare la situazione che si è determinata nel Partito in Sicilia. Il risultato è che tutti i vari D’Alì, invece di essere cacciati, sono stati addirittura potenziati. Per non parlare delle primarie del Pdl. Sono disgustato”.

– Che c’è che non va nelle primarie del Pdl?

“Tutto. Le sembra serio che, per candidarsi, bisogna raccogliere e firme di qua e di là? Perché se io raccolgo le firme solo in Sicilia non posso candidarmi? Le risulta che i leghisti, quanto raccolgono le firme, vanno in giro per l’Italia. Sa qual è la verità, anche in questa vicenda?”.

– Dica

“Che anche queste elezioni primarie del Pdl saranno una farsa. Vincerà Alfano”.

– Lei che farà?

“Io non sono uno che se ne va. Però debbo prendere atto di essere stato estromesso dalla gestione del Partito”.

– Lo sa che alcuni suoi ex compagni di Partito – parliamo di An – ipotizzano una rifondazione…

“Sono dei nani. Non hanno capito nulla di quello che sta succedendo in Italia. Torno a dirlo: ha ragione Orlando, i Partiti sono finiti”.

– Come arriva a questa conclusione?

“Osservando quello che succede. Prenda il caso del Movimento di Beppe Grillo. Il comico genovese è piombato in Sicilia, ha girato in lungo e in largo l’Isola con un microfono in mano e ha preso quindici parlamentari a Sala d’Ercole. Questo non è un campanello d’allarme per la politica tradizione: ma un campanellone”.

La gente non segue più i partiti politici, ma le persone…

“Osservazione giusta. Prenda il mio caso qui, a Mazara del Vallo, la mia città. Se mi candido io, un sacco di voti. Arrivano le elezioni regionali e il mio Partito prende appena tre mila e cinquecento voti. E la stessa cosa è avvenuta a Palermo: quattro mesi fa, un plebiscito per Leoluca Orlando. Alle elezioni regionali, lo stesso Orlando, pur avendo messo in pista una lista strutturata ha raccolto poco o nulla”.

– Quindi?

“L’ho già detto:i partiti politici tradizionali sono finiti. Forse sono anche un peso per la società. Bisogna pensare a qualcosa di nuovo. Forse dovrebbero essere gli intellettuali a far sentire la loro voce. Io seguo con interesse le analisi di Leoluca Orlando e del Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. Se la loro non sarà una ‘monade senza finestre’ sono disposto a sedermi al tavolo”.

– Belusconi si ritira o no?

“Non si ricandiderà più alla guida del nostro Paese. Ma non si ritirerà dalla vita politica. Non lo può fare. Un come lui non va in pensione. E poi, diciamolo,: sarebbe una perdita per la politica italiana. A differenza di tanti altri, anche nei momenti di grande difficoltà, non ha mai perso l’ottimismo. E questo è importante. Prenda la Merkel che, proprio oggi, ci dice che la crisi durerà altri cinque anni. Sentendola parlare c’è il rischio di cadere in depressione. Meglio Berlusconi”.

 

 


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