Ieri sera, in Prefettura, sono state stilate le contromisure per far fronte alla nuova emergenza. La distribuzione dell'acqua, tramite il collegamento tra le condotte Fiumefreddo e Alcantara, riguarderà solo parte della città. Gli altri quartieri dovranno fare affidamento su autobotti e nave cisterna
Crisi idrica, le zone escluse dal bypass Comune: «Priorità a ospedali e scuole»
Bypass tra le condotte Fiumefreddo e Alcantara, potenziamento del numero di autobotti, nave cisterna ogni due giorni. Riparte da qui la risposta alla nuova emergenza idrica a Messina. Le decisioni sono state prese ieri sera, nel corso di una riunione in Prefettura alla presenza del prefetto Stefano Trotta, del presidente della Regione Rosario Crocetta, del sindaco Renato Accorinti e del capo della protezione civile nazionale Fabrizio Curcio e di quello del dipartimento regionale Calogero Foti.
L’erogazione dell’acqua verrà effettuata seguendo priorità ben precise, iniziando con l’, per poi seguire con gli altri presidi ospedalieri minori, le case di cura e le mense per i poveri, fino alle scuole. Grazie al bypass attivato già ieri, la portata della condotta Fiumefreddo dovrebbe salire in due, tre giorni a cinquecento litri al secondo, pari alla metà del fabbisogno giornaliero della città. Per oggi si fermerà a 300 litri al secondo. Il resto dell’acqua verrà distribuito tramite il potenziamento delle autobotti – una ventina, di cui almeno sette con acqua potabile – e la fornitura proveniente da una nave cisterne da cinquemila tonnellate, che arriverà in città ogni due giorni. Il sindaco, Renato Accorinti, avvisa la cittadinanza che nella parte alta della zona nord si registrano le situazioni di maggiore disagio. «Resta comunque la necessità – afferma – già manifestata al tavolo tecnico di ieri in Prefettura, di potere disporre di un numero notevolmente superiore di autobotti e dei relativi conducenti». Grazie ai volontari coordinati dalla consulta della protezione civile e da quella dei servizi sociali, si sta fornendo assistenza ad anziani e disabili, «attraverso – precisa iln Comune – l’impiego di un’autobotte e la distribuzione di acqua potabile messa a disposizione dalla società Fontalba».
Le zone che dovranno ricorrere alle autobotti sono: Cep, Minissale, Annunziata Alta (contrada Citola, contrada Sorba), Castane, Giostra, Villa Lina, Santa Chiara, Villaggio Svizzero), San Licandro (zona alta), Giampilieri, Zafferia (contrada Macchia) Santa Lucia sopra Contesse (zona alta), Istituto Ortopedico Scalabrino, Masse (San Giorgio, Santa Lucia, San Nicola), Faro Superiore (Luvarazzi), Torre Faro, Ganzirri. I punti di approvvigionamento cittadino saranno AMAM, Mili e Torre Vittoria.
Nel frattempo a Calatabiano, sul luogo della frana, è in corso una verifica da parte della protezione civile nazionale, con quella regionale e comunale, per valutare gli interventi più idonei alla risoluzione del movimento franoso.
Il Comune di messina ricorda infine che per i casi di particolare emergenza, che interessano persone anziane e disabili non assistiti, può essere contattato, dalle ore 7 alle 24, il numero telefonico 0907724110 o inviato un fax al numero 090694888 (specificando nome, cognome, indirizzo, recapito telefonico e motivo della richiesta) o una mail all’indirizzo autoparco@comune.