Crisi: Berlusconi e Grillo vogliono il voto. Napolitano e il PD frenano. E se fosse tutta una recita per andare al voto e uscire dall’euro?

DUE SCENARI: O LE URNE, O UN GOVERNO PD-‘TRANSFUGI’-SENATORI A VITA. OPPURE… 

A Roma la crisi del Governo Letta si avvita su se stessa. Almeno in apparenza, gli unici due punti fermi sono rappresentati da Berlusconi e da Beppe Grillo. Entrambi, anche se per motivi diversi, vogliono le elezioni. Il Cavaliere vuole il ricorso alla urne per sbarazzarsi dei tanti ‘traditori’ che emergono, in queste ore, nelle file del Pdl. Il leader del Movimento 5 Stelle vuole andare al voto perché è convinto di vincere.

Grillo ha qualche buona ragione. Sulla rete – che ormai è il ‘termometro’ dell’atmosfera politica e sociale di tanti Paesi del mondo, compreso il nostro – monta lo spirito anti-euro. Il leader del Movimento 5 Stelle l’ha capito. E se appena qualche giorno fa ha detto che “il problema non è l’euro, ma il debito italiano che va rinegoziato”, nelle ultime ore è tornato sul suo vecchio cavallo di battaglia: referendum, ne nostro Paese, per far decidere agl’italiani se restare o uscire dall’euro.

Grillo segue queste linea – che poi è la linea che monta nella rete – ben spendo che, ormai, la stragrande maggioranza degl’italiani vuole uscire dall’euro.

Il Partito più ‘incartato’ di tutti sembra il PD, che subisce l’influenza, non esattamente positiva, del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, convinto che l’euro – o meglio, la presenza dell’Italia nell’euro – possa essere preservata.

In queste ore il PD – che non ha provocato la crisi e che avrebbe tutto da guadagnare dalle urne – è in ostaggio di ciò che resta dell’europeismo italiano. Il paradosso è che i diringenti del PD sanno che, con la vittoria della Merkel in Germania, la situazione, nell’Eurozona, non potrà che peggiorare.

Ma non è detto che il PD trovi la forza per dire “No” a un Governo con i ‘transfughi’ del Pdl (potrebbero essere un buon numero), del Movimento 5 Stelle (pochi) e con i senatori a vita. Per il PD dare vita ad un Governo con quelli che Berlusconi e Grillo hanno già definito ‘traditori’ sarebbe un clamoroso autogol. Ma il PD, in questi anni, anche per inseguire personaggi e idee ormai fuori dalla storia, ne ha commessi tanti.

Ultima notazione. Non è da escludere – e questa potrebbe essere la salvezza dell’Italia – che questa crisi sia, in realtà, una sceneggiata messa in piedi da tutta la politica italiana per sfuggire ai ‘cappi’ del Fiscal Compact e del Two Pack.

Con il primo – il discutibile Fiscal Compact – l’Italia dovrebbe pagare 50 miliardi di euro all’anno per 20 anni. Con il secondo – l’altrettanto discutibile Two Pack – a partire da quest’anno il Bilancio dello Stato italiano non lo redigerebbe più il nostro Parlamento (Camera e Senato), ma la Germania della signora Merkel.

In questo secondo caso, il nostro Paese avrebbe inscenato un a farsa per sfuggire a questi due trattati internazionali che ci sono stati imposti dai tedeschi.

Questa potrebbe essere una bella notizia. Ma anche la certificazione che i nostri due ultimi Governi e i nostri due ultimi Parlamenti hanno firmato questi trattati internazionali perché ‘l’offerta non si poteva rifiutare’.

Ovviamente, in questo secondo caso, l’Italia, oltre ad andare al voto, si appresterebbe ad uscire dall’euro. E sarebbe, finalmente, la nostra liberazione dal nuovo, inquietante ‘cappio tedesco.

 

 


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