Con il via libera dato da Bankitalia alla fusione della banca isolana con il Credito valtellinese arriva anche un piano di riduzione dei costi sottoscritto con i sindacati. In Sicilia è prevista, in totale, la chiusura di 22 uffici. Dei quali quasi la metà in provincia di Catania. È previsto anche un esubero di 60 dipendenti
Credito siciliano, chiudono dieci filiali nel Catanese Stop sportelli ad Adrano, Caltagirone e Cannizzaro
Dopo la notizia, nelle scorse settimane, della chiusura di diverse filiali, in Sicilia, del Banco popolare siciliano, arriva anche quella che riguarda il Credito siciliano. Il gruppo bancario entro il 30 giugno chiuderà le proprie filiali sull’Isola. Tutto è dipeso dal via libera dato da Bankitalia alla fusione del Credito siciliano nel gruppo Credito valtellinese che, in base a un accordo sulla riduzione dei costi sottoscritto con i sindacati, si prepara a chiudere 22 uffici in Sicilia, dei quali dieci in provincia di Catania. Con un esubero previsto di 60 dipendenti, che potranno aderire all’esodo anticipato entro il prossimo 1 luglio. Nel caso di mancate adesioni al prepensionamento, a pagare potrebbero essere i dipendenti più giovani, ricollocati tra le 360 filiali del gruppo, su scala nazionale.
In un quadro più ampio, il gruppo Creval procederà alla chiusura di 50 filiali su scala nazionale, in virtù di un risparmio dei costi e di un rafforzamento patrimoniale del gruppo bancario. A Catania e provincia a farne le spese, sarà la filiale di Adrano che transiterà i conti correnti dei propri clienti su quella di Paternò. A quella adranita, si aggiungeranno tre filiali di Catania città, quella di Cannizzaro Scogliera, di Santa Maria La Stella, di Tremestieri Etneo, di Riposto, Piedimonte Etneo e una delle due presenti a Caltagirone. Per tutte queste filiali, l’ultima operazione di cassa sarà battuta alla chiusura del 25 maggio prossimo, con il ricollocamento dei dipendenti in altre sedi.