Covid, Musumeci contro il ritorno in Sicilia dei boss «Rischi per la salute? Facciano i domiciliari altrove»

«Esistono ragioni di sicurezza, di ordine pubblico e di buon senso per dire no al rientro di alcuni detenuti pericolosi nei luoghi dove vivevano e dove hanno commesso gravi reati». A intervenire sul dibattito seguito alla notizia della scarcerazione di alcuni boss è il presidente della Regione Nello Musumeci. Il caso è scoppiato nei giorni scorsi e per adesso ha interessato la Sicilia per il ritorno a casa dei palermitani Francesco Bonura e Pino Sansone, e per il catanese Ciccio La Rocca. Per loro, i tribunali di sorveglianza hanno disposto i domiciliari per via di un quadro clinico incompatibile con la detenzione carceraria. 

I differimenti di pena si inseriscono nel quadro generale dell’emergenza Covid-19 e dei timori sulle conseguenze di una diffusione dei contagi all’interno dei penitenziari. Il tema ha diviso l’opinione pubblica tra chi ritiene che il diritto alla salute debba essere anteposto a qualsiasi altra valutazione e chi invece teme che la situazione possa essere sfruttata dai boss. A incidere nelle posizioni è stata anche la circolare con cui il Dap, il 21 marzo, ha chiesto ai direttori delle carceri italiane di comunicare i dati relativi ai detenuti con più di 70 anni e con patologie gravi. 

«Certe decisioni lasciano sbigottiti. E l’incredulità che provano alcuni magistrati, da sempre in prima linea, è la stessa che sta provando la gente comune», commenta Musumeci, richiamando il parere che nei giorni scorsi è stato espresso dal magistrato Nino Di Matteo, oggi componente del Csm. Secondo Di Matteo, il fatto che le istanze dei legali dei detenuti abbiano avuto esito positivo darebbe «l’impressione di essersi piegato alle logiche di ricatto che avevano ispirato le rivolte» del mese di marzo.

Per il presidente della Regione, la riduzione del sovraffollamento dei penitenziari non può passare dal ritorno in Sicilia dei boss di Cosa nostra o in Campania per quelli della Camorra. Su quest’utlimo esempio, Musumeci fa riferimento alla scarcerazione di Pasquale Zagaria, boss dei Casalesi che è uscito dal carcere di Sassari. Zagaria, conosciuto anche com Bin Laden, si trovava al 41 bis, il regime che per molti garantirebbe adeguate tutele in ottica limitazione dei contagi da Covid. Zagaria, comunque, non trascorrerà i domiciliari in Campania ma a Brescia, a casa della moglie. Destinazione che peraltro è stata contestata da chi ha fatto notare che si tratta di una delle zone più a rischio Covid.

«La Sicilia è una terra che oltre ad avere pagato un altissimo tributo al potere mafioso, in termini di vite spezzate e di sviluppo negato, non può assolutamente correre il rischio che il ritorno a casa di alcuni boss, sia pure con tutte le restrizioni e i controlli del caso, riaccenda – conclude Musumeci – chissà quali dinamiche di potere all’interno delle organizzazioni criminali».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]