Covid-19, capigruppo opposizione parlano con Musumeci «Dispositivi per tutti i sanitari e serve nuova finanziaria»

Dai tamponi periodici per tutti gli operatori sanitari, compresi i medici di famiglia, a quelli per tutte le figure professionali più esposte al rischio di contagio e per i siciliani rientrati nelle scorse settimane, fino al potenziamento e utilizzo di tutti i laboratori di sanità pubblica delle Asp per le analisi sui tamponi effettuati. I capigruppo dell’opposizione all’Ars Claudio Fava (Misto), Giorgio Pasqua (5 Stelle), Giuseppe Lupo (Pd) e Nicola D’Agostino (Italia Viva) mettono nero su bianco un elenco di priorità e di interventi urgenti che a loro giudizio – in vista della riunione di giunta prevista per domani – il governo della Regione deve assumere tempestivamente sia sul terreno della prevenzione e la risposta sanitaria per contrastare l’epidemia di Covid19 che sul piano delle misure di sostegno economico e sociale.

Tra le richieste dei quattro capigruppo al governatore, anche che venga garantita la disponibilità di tutti i dispositivi di prevenzione individuale per tutti gli operatori sanitari; che sia effettuata la sanificazione delle strutture sanitarie ospedaliere e territoriali pubbliche e private (compresi ambulatori dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e delle farmacie), nonché delle ambulanze pubbliche e private, degli uffici pubblici regionali, degli enti regionali, degli enti locali nonché delle abitazioni e delle autovetture dei contagiati e dei tempi certi per l’attivazione dei posti letto in terapia preintensiva e intensiva.

I gruppi dell’opposizione chiedono inoltre che martedì, alla ripresa dei lavori d’aula, il presidente Musumeci sia presente per riferire, assieme agli assessori alla Salute e all’Economia, Ruggero Razza e Gaetano Armao, e che sia previsto un periodico confronto tra l’Assemblea e il governo regionale, come ha peraltro garantito anche il presidente del consiglio Giuseppe Conte alle Camere, riconoscendo la primaria funzione di indirizzo e di controllo che spetta, soprattutto nei momenti di emergenza, a tutte le assemblee parlamentari. 

Tra le misure economiche proposte, invece, i quattro chiedono che sia ritirata l’attuale legge finanziaria per approntare, con il contributo e la condivisione di tutti i gruppi politici, una nuova finanziaria legata alle necessità economiche e alle priorità sociali imposte da questa emergenza; una variazione della legge di Bilancio, nello spirito di riconsiderare – anche attraverso un sollecito confronto con il governo centrale – le poste finanziarie e gli obiettivi; il reperimento di risorse attingendo ai fondi extra regionali per 1,5 miliardi di euro; la sospensione fino al 31 dicembre prossimo dei pagamenti in favore di Irfis, Ircac e Crias; la sospensione fino al 31 dicembre prossimo di tutte le spettanze pretese dall’attività ordinaria e straordinaria di Riscossione Sicilia; l’istituzione di un Fondo ad hoc destinati ai Comuni per sospendere o abbattere, per l’anno in corso, le imposte locali dovute da tutti i soggetti contribuenti (commercianti, artigiani, agricoltori, pescatori, titolari di partite iva) le cui attività abbiano risentito per le misure imposte dall’emergenza Covid19. 

Il Fondo dovrebbe farsi carico anche delle condizioni di ulteriore disagio sociale ed economico dei cittadini meno abbienti; la proroga dei termini per bandi, procedure amministrative e ricorsi amministrativi; lo scorrimento delle graduatorie dei bandi già operativi per favorire immissione liquidità.


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