La campagna di immunizzazione al coronavirus continua, sebbene con qualche flessione. A fare il punto sulla situazione è stato il commissario etneo per l'emergenza Pino Liberti: «Stiamo pensando a un camper che girerà nei luoghi più frequentati», afferma
Covid 19, vaccini nei lidi e tra i luoghi della movida Liberti: «Adesso l’obiettivo è arrivare ai più giovani»
«La campagna di vaccinazione ha subito un rallentamento a causa della paura, del caldo e anche di qualche fake news. Adesso, da quando il governo ha introdotto il Green pass stiamo tornando ad avere un aumento». Oggi, in un incontro presso l’hub catanese di via Forcile a cui hanno partecipato anche l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza e il sindaco di Catania Salvo Pogliese, il commissario Covid nell’area Metropolitana di Catania ha cercato di fornire un quadro sull’attuale stato della campagna vaccinale nel territorio etneo che, un po’ come in tutte le zone d’Italia, ha subito un rallentamento nelle scorse settimane, contestualmente all’avanzare delle nuove varianti.
Adesso, secondo Liberti, l’obiettivo è raggiungere più giovani possibili. «Abbiamo già avuto la disponibilità di alcuni gestori dei lidi, che metteranno a disposizione le proprie strutture in cui sarà possibile vaccinarsi – aggiunge il commissario – In più da lunedì metteremo a disposizione un camper che girerà i luoghi della movida per cercare di andare incontro ai giovani e vaccinarli». L’immunizzazione è necessaria per «impedire al virus di circolare in maniera vorticosa – osserva Liberti – In modo che non muti».
Ma, per garantire una copertura vaccinale a più persone possibili, bisogna venire sempre più incontro ai cittadini, come ha spiegato l’assessore Razza: «I dati dell’Istituto superiore di Sanità ci dicono che tra i ricoverati in ospedale, per la quasi totalità, ci sono i cittadini non vaccinati – spiega l’assessore della giunta di Nello Musumeci – Per questo il numero dei vaccinati deve crescere. Dal punto di vista organizzativo ci siamo, ma bisogna far passare ancora di più il messaggio – conclude Razza – Se ci sono alcune province che si attestano al 70 per cento di vaccinati e altre, invece, sono dieci punti sotto, vuol dire che il messaggio non è ancora chiaro».