Covid-19, il Sunia chiede un fondo di garanzia Da affitti a famiglie bisognose, studenti e lavoratori

Un fondo di garanzia per gli affitti, per le famiglie in difficoltà, gli studenti fuori sede, le attività economiche chiuse. Lo sollecita il Sunia, in considerazione della crisi che sta investendo soprattutto le famiglie più disagiate per l’emergenza Covid-19, in una lettera inviata oggi al sindaco di Palermo Leoluca Orlando, agli assessori alla Cittadinanza solidale Giuseppe Mattina e all’assessore al Bilancio Roberto D’Agostino. «Già in considerazione della grave crisi economica che persiste nella nostra città, il Sunia aveva prospettato l’esigenza di istituire un fondo di garanzia affitti, utile alle centinaia di famiglie che vivono condizioni di forte sofferenza economica- dichiara il segretario del Sunia Palermo Zaher Darwish – Tale fondo può rappresentare un importante sostegno concreto, capace di evitare alla città situazioni e scenari di disperazione, che rischiano di risospingere nell’illecito decine e decine di cittadini».

Il sindacato degli inquilini chiede pertanto un fondo che, con modalità di accesso previste da un apposito regolamento da definire, venga incontro a quanti, lavoratori in cassa integrazione, attività commerciali ed economiche obbligatoriamente chiuse, studenti di scuole e università con attività didattiche sospese nelle sedi, non sono più in condizioni di pagare l’affitto con regolarità.
«Il problema riguarda in questo momento non solo le famiglie con reddito basso impossibilitate a pagare l’affitto ma anche altre categorie di soggetti che stanno affrontando la nuova condizione di difficoltà – aggiunge Darwish – L’attuale drammatica situazione sta producendo e causando, per l’impossibilità di pagare con regolarità gli affitti, infiniti disagi e contenziosi difficili da affrontare e che rischiano di sfociare in liti incontrollabili. Bisogna trovare adesso una soluzione a un problema che rischia di trasformarsi in una piaga sociale».

«L’istituzione immediata di tale fondo servirebbe a sconfessare l’ulteriore aggravarsi di una condizione di precarietà diffusa – prosegue la lettera del Sunia – Con gli assessori comunali avevamo già concordato i principi i massima per l’accesso a tale fondo di integrazione. A questo punto non possiamo aspettare, si devono accelerare i tempi e prevedere le risorse».

(Cgil Palermo)


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