Una rubrica che racconta quello che accade nel Paese, da ogni suo angolo. Notizie legate al territorio dal quale provengono, ma potenzialmente interessanti per un pubblico più vasto. E «che i media mainstream non daranno mai». Così Manuele Bonaccorsi, vicedirettore di Left, presenta sul settimanale allegato a L'Unità lo spazio dedicato ad alcune testate locali per raccontare un'Italia più vicina ai lettori. Tra di loro, anche CTzen
Cose dall’altritalia, storie da Nord a Sud «Fare rete contro la crisi dellinformazione»
Si chiama Cose dell’altritalia ed è una rubrica speciale, fatta di notizie brevi provenienti da tutto il Paese. Ad ospitarla Left, l’evoluzione di Avvenimenti, lo storico settimanale legato al quotidiano L’Unità. «La realizziamo in collaborazione con decine di piccoli siti dinformazione locali e di radio libere», spiega il vicedirettore della testata Manuele Bonaccorsi nel suo editoriale. E tra queste fonti dislocate in tutta Italia – o meglio, nell’altritalia – ci sono il ferrarese Estense, Il tacco d’Italia dal Salento, Quotidiano piemontese, Live Sicilia e anche CTzen.
«Cover what do best and link to the rest» è una delle massime del giornalismo moderno. E laddove non è possibile un collegamento ipertestuale, la soluzione è la rete: collegamenti fisici fatti di scambi di idee e contributi su argomenti potenzialmente interessanti per un vasti pubblico, ma che spesso rimangono relegati al territorio al quale fanno riferimento. Il motivo che sta alla base di questa scelta è semplice: restare sempre più in contatto con chi è fortemente radicato nel territorio. «Ogni settimana pubblicheremo alcune loro news, spesso importanti, che i media mainstream non daranno mai», spiega il vicedirettore.
Dalla crisi della compagnia area Wind Jet e le paure dei lavoratori al trasferimento annunciato del quartiere Santa Maria Goretti, un po’ di Catania arriverà anche altrove. Sul prossimo numero, in uscita sabato, la storia del concorso etneo dell’Agenzia delle entrate sospeso per presunte irregolarità. «Se la rete diventa grande, essa può sfidare anche i mammasantissima dellantica informazione italiana». Bonaccorsi ne è convinto. «Questi siti e radio saranno il nostro occhio sulla realtà. Così vogliamo uscire dalla crisi dellinformazione». Economica, ma anche etica.
[Foto di jamesjyu]