Cosa nostra nel consiglio, il tema finisce in aula Consiglieri: «Vogliamo in fretta nomi e cognomi»

La prima seduta del 2016 del Consiglio comunale di Catania si apre con la presenza di 37 esponenti dell’aula su un totale di 45 consiglieri. Un’abbondanza che sugli scranni di Palazzo degli elefanti non si vedeva da tempo. E che, tra i banchi della maggioranza e dell’opposizione, amplifica il chiacchiericcio sull’argomento di punta, ovvero la conclusione delle indagini della commissione regionale antimafia sulle presunte infiltrazioni di Cosa Nostra nell’istituzione cittadina. Un tema che viene più volte ripreso anche nella fase delle comunicazioni alla presidente del Consiglio Francesca Raciti. «Ben venga il lavoro della commissione competente guidata da Nello Musumeci ma i consiglieri, le municipalità e tutta la città hanno bisogno di sapere in fretta chi sono i consiglieri oggetto delle verifiche», solleva ufficialmente l’argomento il vicepresidente vicario dell’aula Sebastiano Arcidiacono

«Le istituzioni sono sacre e non possono esserci ombre, nemmeno per un breve periodo di tempo. L’urgenza deriva dalla necessità che non si inneschino meccanismi di sfiducia nei confronti di tutti i consiglieri», continua nel suo intervento Arcidiacono. L’analisi, svolta della commissione regionale antimafia, sarà trasmessa da Palazzo d’Orleans sia alla commissione competente nazionale sia alla procura di Catania. Il documento contiene tre nomi, uno dei quali relativo a un consigliere di municipalità. Ma sull’identità degli stessi, per il momento, c’è il massimo riserbo.
«Questa brutta pagina deve essere aperta e chiusa velocemente per evitare processi di delegittimazione complessiva dell’istituzione che rappresentiamo», afferma il vicecapogruppo di Grande Catania Sebastiano Anastasi. Che continua: «Mi rendo conto che non si tratta del migliore consiglio comunale degli ultimi quarant’anni ma penso onestamente che non è nemmeno il peggiore». 

Approva l’impegno della commissione regionale l’esponente del Partito democratico Niccolò Notarbartolo che però non condivide le modalità con cui è stata trattata la vicenda. «Non si può gettare fango in questo modo su un Organo cittadino. Bisogna fare i nomi e i cognomi», dichiara Notarbartolo. Simile al suo è l’intervento del collega di partito Lanfranco Zappalà. «Sono d’accordo con i consiglieri. Quest’amministrazione ha fatto della legalità una sua principale caratteristica e non sono d’accordo alla modalità dello stillicidio usata dalla commissione antimafia», interviene per la giunta l’assessore alla Trasparenza Rosario D’Agata.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]