Le reazioni all'indomani del video pubblicato da MeridioNews della corsa in viale Ulisse sono state numerose. «Nelle prossime ore già potremmo avere dei risultati», afferma il vicecomandante dei vigili urbani Stefano Sorbino. Ma a colpire è un dato significativo: secondo gli ultimi dati raccolti dalla Lav, il numero di procedimenti penali aperti a Catania per reati di questo genere è pari a zero
Corsa clandestina, presto i risultati delle indagini Intanto in Procura zero fascicoli per le gare coi cavalli
Incredulità. In queste ore è il sentimento più ricorrente espresso dai cittadini per la corsa clandestina di cavalli in pieno giorno al viale Ulisse. Poi un unico coro di voci indignate. «Questa è la gente che rovina Catania». «È una vergogna». «La tracotanza regna sovrana». All’indomani della pubblicazione dell’articolo di MeridioNews con il video nel quale viene mostrata la gara, con i motorini che bloccano il traffico della circonvallazione, sono numerose le reazioni scatenatesi. Tra queste, la voce di quanti chiedono al Comune di Catania di intervenire con fermezza. «Spero in pochissimi giorni di portare a compimento un’indagine», annuncia il vicesindaco, con delega alla polizia municipale, Marco Consoli. A lui fa eco Stefano Sorbino, vicecomandante dei vigili: «L’allarme che ha destato questa che viene percepita come una sfida, impone alle istituzioni di agire con velocità. Probabilmente – precisa – nelle prossime ore già potremmo avere dei risultati».
Post by MeridioNews.
Il fenomeno delle corse clandestine – anche alla luce del giorno e in strade trafficate -, fa a pugni con i dati della procura di Catania. Secondo i quali questi fenomeni sarebbero così sommersi da non arrivare mai nemmeno all’apertura di una singola indagine. Nonostante i numerosi video che circolano in Rete: con targhe a vista e volti scoperti. Spesso di minorenni.
Dai dati del 2013 forniti dalla procura di Catania e raccolti nell’ultimo
dossier sulle zoomafie curato dalla Lav, il numero di procedimenti penali aperti – contro noti o ignoti – per spettacoli o manifestazioni vietati è zero. Così come quello per i combattimenti. Uno scenario di poco più realistico è quello che riguarda invece l’uccisione e il maltrattamento di animali, reati per cui nel 2013 sono stati indagati in 27, nell’ambito di 23 procedimenti nei confronti di persone note e 26 verso ignoti. Spesso, come dimostra anche il caso della corsa clandestina in viale Ulisse, ad essere coinvolti sono minorenni. Eppure dal tribunale dei minori di Catania non risulta nemmeno un procedimento nei diversi reati che coinvolgono gli animali.
Intanto, dopo l’episodio che ha sollevato le polemiche, l’amministrazione ha assicurato un
intervento celere. «Questo filmato è la testimonianza di quanto certe persone si considerino impunibili», ha affermato in un duro comunicato il primo cittadino Enzo Bianco. «Contro questa mentalità devono battersi non soltanto le forze dell’ordine ma anche tutti i catanesi onesti». Il sindaco, che ha promesso una rapida indagine, prosegue: «Ho più volte parlato dell’imbarbarimento di questa città causato dall’abitudine all’assenza di regole. La battaglia più importante che combattiamo, non solo come amministrazione, ma come città, è quella per tornare al recupero del senso civico dopo anni di permissivismo». Amaro, ma di poche parole, è anche il commento del vicesindaco Consoli, che ha anche la delega ai vigili urbani. «Non stiamo lasciando nulla di intentato – dichiara a MeridioNews – L’unico risvolto positivo sono le tantissime richieste di intervento da parte dei giovani». E, aggiunge il vicesindaco, «c’è un’attenta attività di indagine. Credo che l’azione congiunta di polizia di Stato e municipale porterà a un risultato importante. E sopratutto veloce».