Secondo il gup il coordinatore regionale di Ncd, all'epoca dei fatti assessore al Turismo nella giunta guidata da Totò Cuffaro, ha agevolato l'accesso a un finanziamento comunitario a un'azienda privata per la costruzione di un golf club sulle Madonie. Malore in aula per il deputato regionale
Corruzione, Cascio condannato a due anni e otto mesi Favorì azienda per fondi Ue in cambio di lavori a villetta
Due anni e otto mesi per corruzione, questa la condanna emessa dal gup di Palermo Guglielmo Nicastro nei confronti dell’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio. Accolta dunque la richiesta dei pm Paolo Guido, Gaspare Spedale e Calogero Ferrara. I fatti finiti sotto la lente della magistratura risalgono al periodo tra il 2002 e il 2010.
Cascio, assessore regionale al Turismo tra il 2001 e il 2006 nella giunta presieduta da Totò Cuffaro, avrebbe favorito l’accesso a un finanziamento comunitario alla società Ecotecna srl, titolare di un resort e di un impianto sportivo adibito a campi da golf all’interno del parco delle Madonie, nei pressi di Collesano, in cambio di prestazioni di servizio per la costruzione di una villetta non lontana dallo stesso resort.
Ad agire in concorso con il deputato regionale, secondo i pm, anche due ex dirigenti della Regione: Agostino Porretto e Aldo Greco, a giudizio con rito ordinario. L’Ecotecna, di proprietà di Giuseppe e Gianluigi Lapis, grazie all’aiuto del coordinatore regionale di Ncd, che ha accusato un malore subito dopo la lettura della sentenza, ha ricevuto da parte dell’Europa un finanziamento di circa sei milioni di euro.