«In Sicilia, a una persona che non ha fatto bene il proprio lavoro si assegna un incarico come premio? Questo è il motivo per cui ci ritroviamo nella situazione in cui siamo e che vorremmo cambiare». La denuncia arriva da Giuseppe Scifo, responsabile territoriale a Noto, nel Siracusano, di ControCorrente, il movimento politico fondato dal […]
L’ex sindaco di Noto Bonfanti in corsa per la presidenza del Cumo. ControCorrente: «Dopo il dissesto, Forza Italia lo premia così?»
«In Sicilia, a una persona che non ha fatto bene il proprio lavoro si assegna un incarico come premio? Questo è il motivo per cui ci ritroviamo nella situazione in cui siamo e che vorremmo cambiare». La denuncia arriva da Giuseppe Scifo, responsabile territoriale a Noto, nel Siracusano, di ControCorrente, il movimento politico fondato dal deputato regionale Ismaele La Vardera. Lo strano caso riguarderebbe Corrado Bonfanti, ex sindaco di Noto, Comune in dissesto finanziario, e la sua possibile nomina ad amministratore del Cumo, il Consorzio Universitario Mediterraneo Orientale che riunisce alcune amministrazioni locali della zona, banche e diocesi per l’istituzione di corsi universitari nell’area sud est dell’Isola. Una nomina che dipende dall’assessorato regionale all’Istruzione e alla formazione professionale, che – secondo le insistenti voci giunte a Scifo – si starebbe orientando proprio sul nome dell’ex primo cittadino Bonfanti, saltato a piedi uniti nel centrodestra qualche anno fa. E, da allora, sempre più apprezzato dal partito regionale.
Scifo, nella sua denuncia pubblica, ripercorre l’operato amministrativo di Bonfanti, alla ricerca dei meriti che potrebbero portarlo a presiedere il cda del Cumo. Tra mutui, debiti, rimborsi milionari alla Cassa depositi e prestiti, contributi ai dipendenti comunali da rintracciare, l’elenco di cifre a sei zeri sciorinato da Scifo culmina con il dissesto economico-finanziario del Comune di Noto, nel 2020, sotto la sindacatura Bonfanti, «con 91 milioni di euro di debiti e un disavanzo di bilancio da 62 milioni di euro nel consuntivo 2020 – spiega – come certificato dall’organo di revisione, confermato dalla Corte dei conti e da una sentenza del Tar». Un elenco che, per Scifo, farebbe sorgere qualche dubbio sulla reale capacità amministrativa di Bonfanti. «Ci saranno certamente persone più titolate per quel ruolo – continua a MeridioNews – Chiedo chiarezza e una discussione pubblica per individuare la persona più adatta, con esperienza nel settore, e non un politico da piazzare, che va ad amministrare senza competenze con il risultato, comune a molti enti pubblici, di accumulare debiti e disastri che, chi verrà dopo, dovrà risolvere».
Al momento, il consiglio d’amministrazione del Cumo è retto da Rosario Pignatello, archeologo e dottorando. A lui, secondo le voci, potrebbe succedere Bonfanti, per nomina dell’assessorato regionale. «È un premio a un trombato della politica da piazzare da qualche parte?», si chiede senza mezzi termini Scifo. Già due volte sindaco di Noto dal 2011 al 2021 – quando la fascia è passata a Corrado Figura -, entrambe le volte Bonfanti è stato eletto con una coalizione di centrosinistra, con l’appoggio del Pd nel 2016. Trascorrono tre anni e, nel 2019, la carriera politica dell’allora primo cittadino subisce una brusca virata: quando, in una conferenza stampa alla presenza della deputata nazionale Stefania Prestigiacomo, Bonfanti annuncia il suo passaggio a Forza Italia. Conclusi i due mandati, nel 2022 tenta la carta delle elezioni regionali, arrivando terzo ma non centrando il risultato. Poco male perché, pochi mesi dopo, diventa coordinatore provinciale del partito a Siracusa e, dopo qualche mese, responsabile regionale delle adesioni a Forza Italia.