Due uomini e una donna, tutti 60enni, sono indagati per truffa ai danni di un ente pubblico e falsa attestazione della presenza in servizio. Le indagini dei carabinieri di Godrano hanno fatto emergere quotidiane incongruenze dei fogli firma. Guarda il video
Corleone, sospesi tre dipendenti della Regione assenteisti Le loro ore di assenza superano la metà di quelle lavorate
Per tre dipendenti della Regione Siciliana di Corleone è scattata l’interdizione dal pubblico servizio. La procura del tribunale di Termini Imerese ha delegato i carabinieri di Godrano all’esecuzione di tre misure cautelari
interdittive – sospensione cautelare dal pubblico servizio – per sei mesi, emesse dal giudice per le indagini preliminari nei confronti di due uomini e una donna, tutti sessantenni, indagati a vario titolo di truffa in danno di
ente pubblico e falsa attestazione della presenza in servizio.
L’indagine, coordinata dalla procura di Termini Imerese, ha fatto emergere quotidiani
episodi di assenteismo dal lavoro da parte di tre dipendenti in servizio nella sede operativa di assistenza tecnica 65 di Corleone (Sopat) dell’ente Sviluppo agricolo (Esa) di pertinenza della Regione Siciliana: gli stessi si sarebbero
assentati ingiustificatamente dal luogo di lavoro attestando falsamente la propria
presenza in servizio.
La condotta dei tre indagati è stata messa in luce dai carabinieri di Godrano
attraverso servizi di osservazione, pedinamento, videoriprese nell’area
di accesso agli uffici e acquisizioni documentali, in particolare dei fogli firma,
da cui sono state accertate le incongruenze nell’attestazione degli orari di
ingresso e uscita dei dipendenti.
Nel periodo di osservazione, che va dal mese di agosto a quello di ottobre 2020, sono
state accertate quotidiane irregolarità da parte degli indagati, con allontanamenti
immotivati dall’ufficio per un minimo di un’ora fino a raggiungere quasi l’intera
giornata lavorativa, con ritardi di un’ora sulla presentazione al lavoro e uscite anticipate della stessa durata. Le ore di assenza arbitraria, cumulata dai tre dipendenti
superava la metà delle ore complessive lavorative, arrecando un danno alla pubblica
amministrazione, nel solo periodo monitorato, di oltre 5.500 euro. È stato anche disposto
il sequestro preventivo, ai fini della confisca, delle somme contestate.