Corleone, si fermano i lavoratori del Cidma «Il calo degli introiti non è documentabile»

Ancora stato di agitazione dei collaboratori del Centro internazionale di documentazione su mafia e antimafia. E visite turistiche sospese. Motivo della protesta, lo stop alla conversione del rapporto di lavoro dei collaboratori occasionali del centro dopo l’intesa raggiunta a settembre tra Cgil Palermo e il centro.

Sulla questione dei collaboratori era stato aperto un tavolo tecnico. E in diversi incontri, anche col presidente del centro Nicolò Nicolosi, sindaco di Corleone, era emersa l’apertura alle proposte fatte dalla Cgil per la trasformazione dei contratti da prestazioni occasionali a collaborazioni continuate e continuative. Adesso il dietro front, annunciato dal sindaco con una nota. La Cgil, che sostiene le istanze dei 15 ragazzi, alcuni dei quali impegnati tutto l’anno nelle visite guidate per i turisti, ha replicato al primo cittadino, manifestandogli in una lettera «stupore e rammarico» per non aver tenuto fede agli impegni presi in seguito alla precedente mobilitazione di quattro mesi fa dei dei lavoratori.  

«Troviamo inaccettabile che nella nota venga comunicato che le nostre richieste non possono essere accolte a causa di un calo degli introiti del Cidma di circa il 40 per cento – dichiarano il segretario Cgil Palermo Calogero Guzzetta e Andrea Gattuso, segretario generale Nidil Cgil Palermo – Questa presunta carenza di risorse non è documentabile: il presidente si era impegnato a condividere i bilanci dell’associazione con il sindacato in sede di tavolo tecnico. Questo non è avvenuto. Dalle testimonianze dei lavoratori, a noi risulta un buon numero di presenze di visitatori. E anzi – aggiungono Guzzetta e Gattuso – proprio in relazione all’apertura mostrata dall’amministrazione, e venendo incontro alle esigenze di un aumento delle visite, i ragazzi del Cidma hanno dato disponibilità a lavorare anche nei fine settimana e nei festivi. Tutto questo non può aver condotto a un calo di introiti tale da decidere di non discutere più delle proposte avanzate al tavolo tecnico».

Cgil e Nidil si chiedono, inoltre, come mai l’associazione, a fronte della mancata consegna dei bilanci, abbia potuto accumulare un debito nei confronti dell’Inps di circa 140 mila euro. «A chi è imputabile tale responsabilità? Ci domandiamo quale sia la coerenza e la credibilità del presidente del Cidma, rispetto agli impegni presi – proseguono Calogero Guzzetta e Andrea Gattuso nella nota – Nicolosi afferma che la soluzione di trasformare le collaborazioni in coordinate e continuative arrecherebbe danno al Cidma. Riteniamo siano piuttosto le scelte attuate dal direttivo e dall’amministrazione comunale ad arrecare un danno non solo al Cidma ma all’intero territorio».

Sul caso interviene anche la Camera del Lavoro di Corleone. «Il Centro di documentazione antimafia in questi anni ha rappresentato un volano di sviluppo per il territorio dal punto di vista turistico ma anche economico e sociale – dichiara Cosimo Lo Sciuto, segretario della Camera del Lavoro di Corleone – In un territorio sempre più spopolato a causa delle scarse occasioni di lavoro, un’amministrazione attenta dovrebbe valorizzare, e non certo mandare via, i giovani che scelgono di rimanere nelle propria terra dando il loro contributo in un ambito importante come quello dell’antimafia». Secondo la Cgil Palermo, la trasformazione dei contratti è «compatibile con le risorse a disposizione del Cidma e il fatto che non siano stati consegnati i bilanci fa pensare a una scelta non di natura economica».

L’intesa condivisa con il sindaco Nicolosi prevedeva una graduale regolamentazione dei rapporti di lavoro a partire da gennaio. «Sono rapporti che non sono più occasionali da tempo, si protraggono da diversi anni – aggiunge la Cgil – La nostra posizione, condivisa con i lavoratori, era stata caratterizzata da un grande senso di responsabilità e dalla volontà di collaborare, bilanci alla mano, nella realizzazione graduale del piano». La Cgil conclude la nota con la proclamazione dello stato di agitazione e la speranza in una «nuova apertura da parte del presidente del Cidma per chiudere la vertenza».

(fonte: ufficio stampa Cgil)


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Ancora stato di agitazione dei collaboratori del Centro internazionale di documentazione su mafia e antimafia. E visite turistiche sospese. Motivo della protesta, lo stop alla conversione del rapporto di lavoro dei collaboratori occasionali del centro dopo l’intesa raggiunta a settembre tra Cgil Palermo e il centro. Sulla questione dei collaboratori era stato aperto un tavolo […]

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]