Oggi i carabinieri di Corleone hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare della sospensione dall’esercizio di pubblico ufficio nei confronti di una insegnante di 54 anni di scuola materna, interdetta per dodici mesi da tutte le attività inerenti al suo incarico, per maltrattamenti verso i bambini. Le delicate attività d’indagine, dirette dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese, sono state avviate a seguito della denuncia della mamma di un bambino che aveva riferito di essere stato vittima di maltrattamenti da parte della maestra. Le microtelecamere installate dagli investigatori, riferiscono i carabinieri, confermerebbero l’attendibilità della denuncia. 

Durante la giornata scolastica, la maestra ricorrerebbe abitualmente a punizioni fisiche per riprendere un comportamento non corretto avuto da uno o più bambini. «Bastavano anche dei giocattoli fatti cadere a terra per far sì che il rimprovero, oltre che verbale, diventasse fisico», riferiscono ancora i militari. Nel corso di quasi due mesi d’indagine, i carabinieri riportano reiterati episodi di maltrattamenti ai danni dei minori: schiaffi alla nuca ai piccoli alunni e avvenuti sempre quando l’insegnante rimaneva sola con i bambini. 

Già nel mese di marzo i carabinieri sono intervenuti sul posto, allontanando la maestra dall’aula e portandola in caserma dove è stata arrestata in flagranza di reato e condotta inizialmente agli arresti domiciliari.  Poi, a distanza di alcuni mesi, la sezione per il riesame del Tribunale penale di Palermo ha accolto il ricorso della Procura applicando la misura cautelare della sospensione dai pubblici uffici con provvedimento divenuto definitivo in seguito alla pronuncia della Corte di Cassazione.