La decisione del sindaco locale Nicolò Nicolosi è arrivata dopo che otto persone sono risultate positive al virus. Tra loro c'è anche un'infermiera ricoverata all’ospedale Civico di Palermo. Attesa per i risultati
Corleone chiusa per Covid-19. Ordinanza del sindaco Tamponi per tutti partecipanti a un banchetto nuziale
Troppi casi di contagio da coronavirus a Corleone, in provincia di Palermo, e il sindaco Nicolò Nicolosi chiude le scuole e impone una stretta sulla partecipazione alle attività serali, ricreative e sociali. Ieri nella cittadina che conta circa 10mila abitanti sono stati registrati quattro nuovi casi di positività. Così il primo cittadino Nicolosi, in serata, ha emesso un’ordinanza urgente che prevede, a partire dalla serata di ieri, chiusura alle 22 delle attività di bar, pub, sale giochi, sale scommesse e locali assimilati e da oggi la chiusura entro le ore 20 di ogni altro genere di attività aperta al pubblico quali palestre, impianti sportivi e scuole di ballo.
Il focolaio nella cittadina è stato individuato in un matrimonio, svoltosi il 12 settembre e con 250 invitati. Il personale del ristorante è stato già sottoposto a tampone e tutti i lavoratori sono risultati negativi. Tutti i partecipanti al banchetto si trovano in quarantena e per tutti verrà effettuato il test per individuare eventuali infetti.
Stop anche al mercato cittadino del venerdì; chiusura della villa comunale; chiusura delle scuole di ogni ordine e grado nel territorio; la chiusura di circoli, associazioni ricreative e musicali; l’interdizione di tutte le manifestazioni pubbliche che comportino aggregazione sociale, ad esempio congressi e convegni; sospensione dell’apertura al pubblico di musei e altri luoghi di cultura.
«Si raccomanda – recita il testo – ai gestori dei pubblici esercizi di fare rispettare la distanza interpersonale di un metro. I gestori di esercizi commerciali all’aperto e al chiuso devono adottare misure organizzative tali da consentire l’accesso con modalità contingentate o comunque idonee ad evitare assembramenti».