La vittima, Salvatore Rinaudo di 77 anni, stava cercando di recuperare i suoi cani, usciti dal recinto durante la notte. Si trovava ad un centinaio di metri di distanza dalla sua abitazione, quando improvvisamente è stato attaccato, finendo a terra. È stato allora che la moglie Rosa di 73 anni, nel tentativo di salvarlo dal branco, è intervenuta, rimanendo a sua volta ferita. Proclamato il lutto cittadino
Coppia aggredita da cinghiali a Cefalù, morto il marito Sindaco: «Tragedia annunciata, ora campagna abbattimento»
Salvatore Rinaudo, l’uomo di 77 anni aggredito e ucciso da un branco di cinghiali a Cefalù, stava cercando di recuperare i suoi cani, usciti dal recinto durante la notte. Si trovava ad un centinaio di metri di distanza dalla sua abitazione, quando improvvisamente è stato attaccato, finendo a terra, circondato dagli animali. È stato allora che la moglie Rosa di 73 anni, nel tentativo di salvarlo dal branco, è intervenuta, rimanendo a sua volta ferita. L’aggressione è avvenuta tra le contrade Ferla e Mollo, nei pressi di una ex fabbrica di ceramiche, a pochi chilometri dall’abitato. Sul corpo dell’uomo, ma anche su quello della donna i medici hanno riscontrato i segni dei morsi dei cinghiali. La moglie, immediatamente soccorsa, è stata trasportata in ospedale: è sotto choc e ancora non sa del decesso del marito.
«È una tragedia annunciata, potrebbe accadere nuovamente – dice Rosario Lapunzina, sindaco di Cefalù a MeridioNews -. Viviamo un pericolo costante, i cinghiali ormai minacciano le zone residenziali, che circondano il centro abitato». Da tempo i sindaci delle Madonie chiedono un abbattimento controllato per evitare aggressioni ad animali da allevamento e danneggiamenti alle colture. Lo scorso ottobre in IV commissione all’Assemblea regionale siciliana si è tenuta l’audizione del presidente dell’ente Parco Madonie, che, a nome dei sindaci, ribadiva la richiesta di misure urgenti, per permettere l’abbattimento degli animali«Nelle prossime ore contatterò il prefetto, ma occorre che la Regione emani un provvedimento urgente per consentire un abbattimento massiccio dentro il parco. Noi abbiamo il dovere di dare sicurezza ai nostri cittadini, non è possibile aspettare oltre». .
Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente del Parco delle Madonie, Angelo Pizzuto. «Un disastro annunciato da tempo sul quale, nonostante le reiterate richieste ben documentate dell’ente parco, il legislatore non ha ancora preso gli idonei provvedimenti, lasciando al caso ed alla fortuna la risoluzione di un problema atavico. Ora il tempo è scaduto». Per Pizzuto, che esprime «solidarietà e cordoglio» alle famiglie colpite dalla tragedia, in questa vicenda, l’ente parco è «una vittima, al pari dei cittadini, perché c’è a rischio la vita dei cittadini e l’equilibrio di un ecosistema complesso che sta mutando senza che sia stata adottata una soluzione definitiva. Ho già parlato con gli assessori di riferimento, Maurizio Croce e Sara Barresi – conclude -, che si sono detti disponibili ad adottare le soluzioni più idonee e soprattutto celeri: un emendamento in tal senso è già stato depositato in commissione ambiente dall’assessore Croce che ha accolto il nostro grido di allarme».
Il primo cittadino di Cefalù ha disposto la proclamazione del lutto cittadino nel giorno dei funerali di Salvatore Rinaudo. «Invito, inoltre, ad osservare un minuto di raccoglimento – conclude – prima dell’inizio di tutte le manifestazioni pubbliche in programma in città da oggi e fino al giorno delle esequie».