Controlli su infiltrazioni mafiose, intesa tra sette Comuni  «Siamo da apripista nel territorio con metodo condiviso»

Sette Comuni della provincia di Palermo alzano il tiro nel contrasto alla corruzione e alle infiltrazioni mafiose nella pubblica amministrazione e adottano una piattaforma comune per intensificare i controlli nei settori considerati sensibili. Si tratta di uno dei primi casi in Italia. I sindaci di Partinico, Borgetto, Balestrate, Camporeale, Corleone, Montelepre e Trappeto si sono ritrovati oggi a Partinico per approvare il Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione, redatto in collaborazione con il Consorzio Sviluppo e Legalità che introduce in tutte le amministrazioni interessate nuovi dispositivi di controllo su appalti e concessioni.

Le acquisizioni delle comunicazioni antimafia nei settori a rischio verranno richieste anche per importi economici al di sotto della soglia stabilita per legge, su servizi e lavori pubblici. Contratti, affidamenti e autorizzazioni a sub contratti, saranno preceduti da controlli sui dati forniti dalle imprese da parte della prefettura. In caso di informativa ostativa, i Comuni potranno annullare l’aggiudicazione. I titolari delle imprese rischieranno di perdere l’appalto nel caso in cui non denuncino tentativi di concussione. In caso di misure cautelari rivolte ai vertici delle aziende o di rinvio a giudizio per peculato o concussione legati ad una turbativa d’asta, scatterebbe in automatico la rescissione con contratto. Previsti maggiori controlli sulle informazioni antimafia anche nel settore delle concessioni urbanistiche e dell’edilizia privata. Contratto a rischio di rescissione per l’impresa, anche in caso di mancati pagamenti degli oneri previdenziali e assicurativi dei propri dipendenti. Saranno sottoposte a verifica anche tutte le società partecipate dei Comuni come Srr, Gal etc.

«Si tratta di uno dei primi casi a livello nazionale che vede sette Comuni vicini territorialmente, fare fronte comune sull’anticorruzione e il contrasto alle infiltrazioni mafiose, attraverso una piattaforma operativa condivisa – afferma il sindaco di Partinico Maurizio De Luca – Si tratta di un segnale chiaro che mira a rafforzare le istituzioni, fornendo agli enti pubblici gli anticorpi necessari». «Abbiamo condiviso con gli altri sindaci un percorso di legalità, ma soprattutto un metodo, fatto di atti concreti che mirano a rafforzare gli strumenti che abbiamo a disposizione per combattere corruzione e criminalità organizzata – afferma il sindaco di Corleone Nicolò Nicolosi – La trasparenza rappresenta la vera premessa per creare sviluppo».

Per il sindaco di Balestrate Vito Rizzo «oggi facciamo da apripista nel territorio sul fronte dei nuovi strumenti di contrasto alla mafia e alla corruzione. Questo metodo di rete è stato condiviso anche dai nostri segretari comunali che hanno fatto uno splendido lavoro di squadra». «Mi auguro che questo metodo condiviso, adottato per contrastare mafia e corruzione possa allargarsi anche ad altre attività della pubblica amministrazione – aggiunge il sindaco di Montelepre Maria Rita Crisci – Negli ultimi mesi il mio Comune ha intensificato i controlli anche attraverso l’informatizzazione delle gare d’appalto». «Sono orgoglioso di aderire a nome della mia comunità a questo piano anticorruzione – dichiara il sindaco di Camporeale Gigi Cino – E’ stato elaborato uno strumento forte per contrastare i fenomeni criminali nella pubblica amministrazione, su vari fronti: dall’edilizia, all’urbanistica, ai rifiuti»

«L’idea – ha concluso il segretario generale del comune di Partinico Lucio Guarino – è nata dopo la lettura dell’ultimo rapporto delle forze dell’ordine sulla criminalità organizzata. La maggior parte dei Comuni aderenti fanno parte dello stesso mandamento mafioso, da qui un progetto condiviso per rafforzare le istituzioni. Sono state introdotte misure innovative frutto di uno studio approfondito sulle tecniche di infiltrazione della mafia nella pubblica amministrazione. I segretari comunali di tutti i Comuni interessati hanno adottato un nuovo modello di lavoro basato sul coordinamento, per affrontare quotidianamente i problemi nei settori più sensibili».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]