Continuano i controlli della task force della Questura. Ancora una volta è un kebab - quello di piazza Giovanni XXIII - ad essere chiuso per scarse condizioni igieniche. Sanzioni non legate alla conservazione degli alimenti per la famosa pizzeria e in uno dei giapponesi più famosi della città. Solo un locale, il Cutilisci di San Giovanni Li Cuti, è risultato completamente in regola sotto ogni aspetto
Controlli, chiusa la kebabberia della stazione Sanzioni per F.lli La Bufala e Moroboshi
Chiusa la kebabberia Alì Babà della stazione per cattive condizioni igieniche e lavoratori in nero, sanzionato il Moroboshi di via Cilestri per occupazione abusiva di suolo pubblico, la pizzeria Fratelli La Bufala di via Puccini per violazioni strutturali e mancato rispetto delle temperature delle celle frigorifere. Mentre passa a pieni voti l’esame il locale Cutilisci di San Giovanni Li Cuti. Continuano i controlli della task force della Questura formata da personale della polizia scientifica, dellAsp3 del distretto di Catania Unità Operativa di Igiene Pubblica e Unità Operativa di Sanità Pubblica Veterinaria, dellInail, dellIspettorato del lavoro e della polizia municipale. In totale sono state elevate sanzioni per 30mila euro.
La situazione peggiore è stata riscontrata al Kebab Chicken Spot Alì Babà di piazza Giovanni XXIII numero 14, proprio di fronte alla stazione dei treni e locale di passaggio per numerosi catanesi, immigrati e semplici turisti. La titolare è stata denunciata perché in un lavello della cucina sono stati trovati circa 15 chili di ali di pollo risultati non adatti al consumo umano per le modalità, assolutamente non igieniche, con cui venivano tenute. La carne è stata quindi sequestrata e successivamente distrutta. Altri alimenti venivano conservati in precarie condizioni igienico sanitarie e di promiscuità: tubetti di silicone erano a contatto con dei prodotti alimentari. Sono state contestate sanzioni anche per modifiche strutturali e per la mancanza di bagni e spogliatoi dei lavoratori. Nonostante fossero in corso lavori di ristrutturazione, inoltre, la cucina continuava a lavorare normalmente. Infine, circa il 20 per cento dei lavoratori non aveva un regolare contratto. Per tutti questi motivi l’attività è stata chiusa. E’ la seconda kebabberia della città a essere chiusa per carenze igieniche, dopo quella di piazza Stesicoro.
Sanzioni più lievi e non legate alla conservazione degli alimenti sono state elevate alla pizzeria F.lli La Bufala di via Puccini numeri 24/26 e al Moroboshi Sushi Fusion di via Cilestri numero 107. Dai Fratelli La Bufala non è stata rilevata nessuna inosservanza alle norme igienico sanitarie, alla tenuta degli alimenti e alle assunzioni dei lavoratori dipendenti. Il titolare è stato però sanzionato per violazioni strutturali, mancato rispetto delle temperature delle celle frigorifere e occupazione abusiva del suolo pubblico. Tavoli e sedie erano stati collocati sul marciapiede senza la necessaria autorizzazione. Anche al Moroboshi nessuna irregolarità circa le condizioni igienico sanitarie, la conservazione degli alimenti e le assunzioni dei dipendenti. Pure qui, però è scattata la sanzione per occupazione abusiva del suolo pubblico, per non aver rispettato i criteri di sorvegliabilità e per aver impropriamente adibito il piano ammezzato, destinato in origine a locale di sgombero, come sala di somministrazione. E’ stato quindi chiuso il locale ammezzato.
L’unico locale a passare tutti i controlli è stata la pizzeria Cutulisci di via San Giovanni Licuti numero 69. E stato constatato che questa attività era completamente in regola sotto ogni aspetto: condizioni igienico sanitarie, conservazione, lavorazione dei cibi e posizione dei lavoratori.