"sono stato incriminato, arrestato, processato, condannato, poi assolto e ancora condannato e incarcerato. Di tutte le accuse che hanno infangato e devastato la mia esistenza, nessuna risponde al vero".
Contrada libero: “Mi sento tradito dallo Stato”
“Sono stato incriminato, arrestato, processato, condannato, poi assolto e ancora condannato e incarcerato. Di tutte le accuse che hanno infangato e devastato la mia esistenza, nessuna risponde al vero”.
Lo dice Bruno Contrada, l’ex funzionario del Sisde condannato a 10 anni di reclusione per concorso esterno all’associazione mafiosa, gli ultimi 4 trascorsi agli arresti domiciliari per gravi problemi di salute, che da oggi dovrebbe essere un uomo libero per avere scontato tutta la pena.
“Mi sento tradito, usato, abusato da uomini dello Stato” dice l’ex 007 arrestato la vigilia di Natale del 1992, con l’accusa di concorso esterno, a conclusione dell’hannus orribilis delle stragi a Palermo. Periodo sul quale , come hanno testimoniato fatti recenti (come, ad esempio, lo scontro Quirinale-Procura di Palermo nell’ambito dell’inchiesta sulle trattative Stato-mafia) si sa ancora poco. Il caso Contrada resta in parte oscuro proprio come le altre verità degli anni sanguinosi che hanno decretato la fine dell prima Repubblica.
Nei prossimi giorni, arriverà nelle librerie il volume: “La mia prigione. Storia vera di un poliziotto a Palermo”, edito da Marsilio. Ripercorrendo decenni di storia d’Italia – dal suo arrivo a Palermo nel 1962 a oggi – Contrada nel libro affronta tutti i risvolti della sua storia: le accuse dei pentiti, i rapporti con Falcone e Borsellino, il suo presunto coinvolgimento nella strage di via d’Amelio, la trattativa stato-mafia.
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