Consorzi Asi, Lombardo & Venturi si azzuffano e i dipendenti leccano la sarda…

Riforma dei Consorzi Asi (Are di sviluppo industriale): il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e l’assessore regionale alle Attività produttive, da oltre un mese, polemizzano tra giornali e carta bollata. Pur facendo parte dello stesso Governo, hanno dato vita, da oltre un mese a questa parte, ad uno scontro all’arma bianca per il controllo delle liquidazioni dei dieci Consorzi Asi della Sicilia. E mentre presidente e assessore si ‘azzuffano’, i dipendenti di queste strutture non prendono nemmeno lo stipendio.

Questo, grosso modo, il significato di un comunicato diramato stasera da Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Sadirs, Cobas e Siad. Le organizzazioni sindacali ritengono “non più accettabile il proseguire dello scontro istituzionale che vede contrapposti l’assessore alle attività produttive Marco Venturi e l’ormai ex Presidente della Regione Lombardo per l’interposta persona del Commissario Straordinario dell’Irsap, Luciana Giammanco sulla vicenda della riforma degli ex Consorzi Asi”.

L’Irsap, per la cronaca, è l’Istituto per le attività produttive (ma in Sicilia quali sarebbero, con rispetto parlando, queste attività produttive’) che dovrebbe sostituire i Consorzi Asi. L’assessore Venturi aveva nominato al vertice di tale Istituto Alfonso Cicero. Lombardo, con un colpo di mano, lo ha mandato a casa sostituendolo con Luciana Giammanco.

Con molta probabilità, dietro la nomina di Cicero c’era Confindustria Sicilia di Antonello Montante (presidente degli industriali siciliani) e Ivan Lo Bello (vice presidente nazionale). I due pensavano già di ‘chiudersi’ chissà quali operazioni, ma Lombardo, com’è nel suo stile, è stato più ‘banditesco’ degli uomini di Confindustria Sicilia.

A questo punto, vorremmo tranquillizzare i nostri lettori: Confindustria non avrebbe fatto gli interessi della collettività, così come sta facendo Lombardo, che nfatti si sta facendo i fatti propri (non a caso i dipendenti di queste strutture sono rimaste senza stipendio).

A ‘sciarra’ come si usa dire dalle nostre parti ‘è pa’ cutra (si litiga pr la coperta): in ballo c’è la gestione delle liquidazioni dei Consorzi Asi: liquidazioni che in Sicilia durano decenni, con grande ‘gioia’ di chi li gestisce, di solito a umma umma… 

“Ancora una volta – scrivono giustamente i sindacati – i lavoratori e gli utenti si trovano di fronte ad uno scontro di ‘carte’ che produce come unico risultato l’ingovernabilità degli enti territoriali riordinati, con il conseguente mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori che in alcuni consorzi si protrae ormai da qualche mese”.

“È giunta l’ora – si legge sempre nel comunicato – che si metta la parola fine su questa vergogna e si dia inizio ad una corretta gestione della riforma dei consorzi senza che si alimenti ulteriormente il conflitto istituzionale”.

“L’assessore, se è convinto, come sembra, di avere ragione – osservano ancora i sindacalisti – vada fino in fondo ed emani direttive chiare ed inequivocabili (a differenza del generico affidamento delle competenze al dipartimento attività produttive) affinché venga garantita la continuità amministrativa degli ex Consorzi anziché intervenire solo per contestare i provvedimenti commissariali”.

“Questo deve avvenire in tempi rapidissimi – concludono i sindacalisti in una crisi di ottimismo – perché i lavoratori e gli utenti non possono più aspettare, altrimenti saranno le organizzazioni sindacali a richiedere l’intervento della Procura della Repubblica per richiedere i danni materiali e morali ai responsabili di questa discutibile vicenda che sono da individuare esclusivamente nel governo regionale”.

 


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