La seduta del senato cittadino è saltata, ieri sera, su una pregiudiziale proposta dal consigliere comunale Niccolò Notarbartolo. A margine di una seduta piuttosto nervosa, che ha visto l'attacco frontale del vicepresidente vicario Sebastiano Arcidiacono alla presidente Francesca Raciti. «Non fa gli interessi della città»
Consiglio, salta numero legale su piano di rientro Tra oggi e domani forse in aula il sindaco Bianco
Tutto rinviato a stasera, anche con possibilità che si arrivi a dibattere anche domani. Quando, a Consiglio comunale di nuovo riunito, in aula dovrebbe esserci pure il sindaco Enzo Bianco, così come preannunciato dal suo staff e, durante i lavori, dalla presidente dell’assemblea Francesca Raciti. Le modifiche al Piano di riequilibrio finanziario del Comune di Catania si sono intanto arenate sull’ennesima caduta del numero legale del senato cittadino. La votazione che interrompe la seduta scatta su iniziativa del consigliere Niccolò Notarbartolo. È lui che chiede ai colleghi di votare, prima di cominciare con la discussione, una pregiudiziale che avrebbe dovuto prendere atto di un possibile vizio alla base della convocazione di giornata. Spiazzati per qualche momento segretaria generale e altri consiglieri, che poi non cadono nel tranello – votare avrebbe significato ammettere che tutto fosse viziato – ma mettono comunque ai voti la richiesta quando Notarbartolo la riformula.
Poco prima era stato il vicepresidente del consiglio Sebastiano Arcidiacono ad alzare i toni, contestando duramente la presidente Raciti. Sedici consiglieri avevano infatti firmato l’invito rivolto da Arcidiacono al sindaco: «Bianco deve presentarsi in aula, non è ammissibile che si impegni la città con un piano di rientro dai debiti lungo trent’anni senza dibattito». Documento formulato proprio dalla conferenza dei capigruppo qualche giorno fa, inoltrato però da Raciti al primo cittadino solo ieri mattina. Dunque rendendo impossibile che l’invito entrasse nel l’agenda di Bianco. «Lei è succube del sindaco – l’attacco di Arcidiacono – e non fa gli interessi né del Consiglio né della città».
«Ho fatto più di quanto richiesto, mi è stato chiesto di sentire il sindaco e così è stato», replica la presidente. In un Consiglio con la testa già alle Amministrative di giugno, si è poi vista la novità Ernesto Calogero. Il neo consigliere, primo dei non eletti nel 2013 nella lista Patto per Catania, è subentrato al dimissionario Carmelo Sofia senza prendere la parola in aula. I lavori si riaprono dunque stasera, quando dovrebbe finalmente votarsi sulla quarta modifica al piano di rientro del Comune proposta dalla giunta Bianco.