Alla presenza di 29 consiglieri comunali, l’aula approva il regolamento per l’assistenza e le autonomie Servizi sociali (Asacom). La delibera prevede la creazione di una figura di supporto nelle attività didattiche dei minori con disabilità. «È un momento importante per la città perché su questo argomento siamo indietro di circa 24 anni rispetto all’applicazione di una legge regionale», introduce l’assessore al ramo Angelo Villari. Che non tace la «lunga lavorazione dell’atto» per via dei confronti con la commissione consiliare competente, con il personale scolastico e dell’Asp e con le associazioni di categoria. «L’approvazione è un dovere, fermo restando l’assoluta sovranità del Consiglio», conclude la sua relazione Villari.
«L’iter è stato problematico e molto articolato», interviene la presidente della commissione ai Servizi sociali Erika Marco. Che espone la caratteristica della figura dell’assistente per l’autonomia: «Ha l’obiettivo di favorire l’integrazione del minore diversamente abile nel contesto scolastico. Non sopperisce l’insegnante di sostegno ma lo affianca, facendo da ponte tra l’alunno e l’attività didattica». «Non ci siamo fatti fuorviare dalle polemiche: la commissione ha avuto una tenacia tale da non farsi scoraggiare al primo parere non favorevole dei tecnici sugli emendamenti proposti», aggiunge il vicepresidente Sebastiano Anastasi. Che, poco dopo, incassa il parere favorevole dell’amministrazione su diverse modifiche avanzate.
Ma a scaldare l’atmosfera all’inizio della riunione del senato cittadino è l’attacco del capogruppo di Articolo 4 Nuccio Lombardo al vicepresidente vicario del consiglio comunale Sebastiano Arcidiacono, per via della dichiarazione di voto dello stesso sulla delibera Sostare. «Dopo le sue dichiarazioni, non si doveva presentare in aula. Ha parlato di irregolarità e di mancanza di trasparenza nella nomina dei consulenti della ditta che gestisce gli stalli a pagamento», dice Lombardo. «Oggi non riconosco il suo ruolo: ha offeso l’aula e la sua attività, per cui non partecipo alla seduta». «Intervento del tutto fuori luogo. Il collega Lombardo parla per fatti personali e provo fastidio nell’ascoltarlo. Personalmente – interviene Niccolò Notarbartolo, del Pd – sono onorato di essere rappresentato da Arcidiacono, al quale esprimo tutta la mia solidarietà».
«Sono state parole fuori luogo, soprattutto perché pronunciate dopo che l’aula aveva osservato un minuto di silenzio per le vittime dell’attentato a Bruxelles e aveva letto i nomi delle vittime della mafia nel giorno della memoria e dell’impegno», replica a MeridioNews Sebastiano Arcidiacono. «Onestamente, mi è sembrato un tentativo maldestro di distrarre la già fragile maggioranza con delle parole, il cui contenuto – prosegue il vicepresidente vicario – si qualifica da solo».
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