L'assessore regionale ai Trasporti Nino Bartolotta ha indicato la priorità per convincere il Parlamento Europeo a riconsiderare l'esclusione dello scalo etneo dall'elenco dei nodi infrastrutturali strategici. «L'investimento delle Ferrovie su Catania va rivisto - ha sottolineato - a breve in Regione si aprirà un tavolo con tutti i soggetti coinvolti. Il collegamento con il centro va anteposto a tutto il resto». Il progetto avrebbe come conseguenze anche l'allungamento della pista e l'apertura ai voli intercontinentali
«Connessione ferroviaria aeroporto-città» Via d’uscita alla bocciatura di Fontanarossa
«Vorrei tranquillizzare tutti: il declassamento dell’aeroporto Fontanarossa da parte del Parlamento europeo non è definitivo e stiamo lavorando per colmare le lacune evidenziate da Bruxelles, cioè la mancanza di una connessione ferroviaria tra lo scalo e la città». Alla conferenza stampa che annuncia le nuove rotte della compagnia Ryanair, il primo a tornare sul mancato inserimento di Catania nell’elenco del Core Network-T è l’assessore regionale ai Trasporti, Nino Bartolotta. «Tutto l’investimento del gruppo Ferrovie su Catania va rivisto – aggiunge il rappresentante della giunta Crocetta – anche alla luce del nodo del raddoppio ferroviario fino ad Acquicella, a breve in Regione si aprirà un tavolo con tutti i soggetti coinvolti».
Il collegamento sui binari, per treni e metropolitana, tra il centro e Fontanarossa è diventata la priorità per convincere l’Europa a tornare sulla sua decisione. Una nuova data di scadenza c’è già e l’ha ricordata il Tavolo delle imprese all’indomani della bocciatura: dicembre 2014, momento in cui Bruxelles aggiornerà l’elenco dei nodi infrastrutturali considerati strategici. «Nelle prime settimane di gennaio – spiega Bartolotta – a Palermo avvieremo una cabina di regia per rimodulare il Contratto istituzionale di sviluppo insieme alle Ferrovie, la Sac, la Regione e il Comune in un’ottica di sistema, per affrontare quella che è diventata la criticità più importante: la connessione ferroviaria tra aeroporto e città».
Uno scenario che prevede l’interramento dei binari nella zona dello scalo di Fontanarossa, aprendo nuove prospettive, ricordate da Gaetano Mancini, amministratore della Sac: «Si potrebbe allungare la pista e ospitare anche i voli intercontinentali, arrivando così a 20 milioni di passeggeri all’anno». Nel Cis rientra anche il raddoppio ferroviario della tratta tra la stazione centrale e Acquicella. Per questo progetto Rfi ha già indicato una data di termine dei lavori: il 2026. Un futuro troppo lontano per convincere l’Europa a tornare sulle sue scelte. «Non c’è dubbio che la connessione con l’aeroporto va anteposta per motivi di obiettivo, altrimenti non saremmo credibili – puntualizza l’assessore regionale ai Trasporti – Se ci presentassimo con un decreto che contenga almeno questa previsione, forse l’Unione Europea potrebbe anche concederci una deroga e inserire Fontanarossa nel Core Network-T prima che l’opera venga ultimata».