Vitrano fu arrestato in flagranza di reato l'11 marzo del 2011 nella sede dell'Azienda sanitaria provinciale di Palermo. Usciva da un ascensore e gli agenti della Squadra mobile lo sorpresero con una busta contenente 10 mila euro, appena consegnatagli dall'imprenditore Giovanni Correro
Concussione, 7 anni all’ex deputato Pd Vitrano Fu sorpreso con mazzetta da 10 mila euro
L’allora deputato Pd all’Assemblea regionale siciliana, Gaspare Vitrano, fu arrestato in flagranza di reato l’11 marzo del 2011 nella sede dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo. Usciva da un ascensore e gli agenti della Squadra mobile lo sorpresero con una busta contenente 10 mila euro, appena consegnatagli dall’imprenditore Giovanni Correro, titolare di un’azienda che lavora nel settore fotovoltaico. Correro si era rivolto alla polizia dopo avere ricevuto, dichiarò, richieste e pressioni attraverso un ingegnere Piergiorgio Ingrassia e aveva accettato di fare da esca facendosi mettere addosso dei microfoni per registrare i colloqui sia con Ingrassia che con Vitrano.
Anche Ingrassia ha deciso di collaborare sostenendo di essere stato a sua volta vittima di Vitrano e di un altro deputato eletto col Pd Mario Bonomo, oggi non più in carica. Correro e Ingrassia erano parti civili nel processo a Vitrano e i giudici hanno rinviato a una separata sede civile il risarcimento del danno da loro subito. Bonomo oggi è sotto processo davanti a un altro collegio della stessa sezione del tribunale. Vitrano, difeso dagli avvocati Vincenzo lo Re e Fabrizio Biondo, si è difeso sostenendo di avere una società di fatto con Bonomo e Ingrassia e di aver avuto il denaro da Correro come compenso per alcuni servizi a lui resi.
Una tesi che però non ha convinto ne i Pm Sergio Demontis e Maurizio Agnello, né i legali di parte civile, gli avvocati Giovanni Di Benedetto, Ugo Castagna e Salvatore Forello. E oggi anche i giudici del collegio presieduto da Fabrizio La Cascia, Salvatore Flaccovio e Daniela Vascellaro hanno affermato la colpevolezza di Vitrano che è stato condannato a 7 anni di reclusione per concussione.
Con la sentenza, oltre alla pena detentiva, la terza sezione penale del Tribunale di Palermo, presieduta da Fabrizio La Cascia, ha disposto anche la confisca per equivalente di 80 mila euro.