L’assessore alle Politiche sociali si è recato questo pomeriggio al Civico in visita dalla 25enne che lunedì si è lanciata dal secondo piano per sfuggire al compagno violento. Un gesto drammatico per dire no alle continue violenze e alla prostituzione. «Pronti per attivare i servizi sociali e le unità operative di protezione»
Comune prende in carico ragazza vittima di tratta Mattina: «Se vorrà andare avanti, saremo con lei»
«Il Comune attiverà i servizi sociali e le unità operative che si occupano della protezione delle donne vittime di violenza, per provare a elaborare un progetto di protezione e di autonomia per la ragazza». Ad annunciarlo è l’assessore alle Politiche sociali Giuseppe Mattina, che oggi pomeriggio è andato a trovare al Civico la 25enne nigeriana che lunedì si è lanciata dal secondo piano del suo appartamento per sfuggire alle violenze del compagno, che la costringeva a prostituirsi. Lui adesso, un connazionale di nome Charles Omo, è in attesa che il gip si pronunci sulla convalida o meno del fermo. Le accuse contro di lui sono di sfruttamento della prostituzione, sequestro di persona, lesioni personali, minacce e lesioni. Lei, invece, ha subito un intervento al piede e rimane ricoverta al reparto di Ortopedia del Civico.
«Proveremo a sostenerla in questo percorso, molto dipenderà anche dalla sua volontà e dalle sue scelte», spiega ancora Mattina. Significa che in casi come questi, a prescindere dal fatto che si tratti di una donna straniera o meno, a contare è innanzitutto la decisione della vittima di chiedere aiuto e allontanarsi da quello o da colui al quale si era ribellata. «Ringrazio il supporto dell’associazione delle Donne di Benin City, la presidente Osas Egbon, che viene qui in ospedale tutti i giorni e la comunità nigeriana, che ha attivato una percorso di accompagnamento, di presenza e di sostegno nei confronti di questa ragazza e di quello che ha subito», conclude Mattina.
Presente in reparto anche l’attivista Nino Rocca, uno dei primissimi a denunciare l’intera storia alla stampa, secondo lui fondamentale cassa di risonanza per una vicenda di ribellione e riscatto che potrebbe fungere da esempio per altre donne. «La visita dell’assessore Mattina alla 25enne ricoverata ha già di per sé una fortissima valenza simbolica – dice -, è l’amministrazione comunale tutta che si impegna a seguire questa vicenda, soprattutto quando la ragazza sarà dimessa. Una presa in carico che comincia dal non lasciarla sola e che, si spera, potrà proseguire con le sovvenzioni che in genere vengono date in casi come questi per aiutare le vittime che hanno subito maltrattamenti, e non solo».