Anche quest’anno l’arrivo delle feste natalizie si è trasformato per l’amministrazione comunale nell’occasione per fare un bilancio sul funzionamento della macchina di Palazzo delle Aquile attraverso il Rapporto di Gestione 2015
Comune, nel 2015 in calo spese personale e bollette Affitti ancora cari, più tasse e meno contravvenzioni
Anche quest’anno l’arrivo delle feste natalizie si è trasformato per l’amministrazione comunale nell’occasione per fare un bilancio sul funzionamento della macchina di Palazzo delle Aquile attraverso il Rapporto di Gestione 2015. Un report messo insieme in maniera empirica – in un’epoca in cui la comunicazione digitale la fanno pure gli orologi e i frigoriferi – perché, si legge, «l’amministrazione non ha messo a punto un sistema di contabilità analitica» e «non sono state ancora esperite soluzioni informatiche per la raccolta e l’elaborazione dei dati necessari». Si tratta di ben 584 pagine fitte di cifre, calcoli, spese e guadagni che aiutano a capire come funziona il Comune e dove intervenire per migliorare.
Il costo del personale nel 2015 ammontava a 252,5 milioni di euro contro i 256,7 del 2014 e i 268,3 del 2013 con un risparmio di 4,2 milioni rispetto all’anno precedente e di 15,8 milioni rispetto al 2013. Al 31 dicembre 2015, inoltre, i dipendenti comunali erano 6.763, di cui 6.102 a tempo indeterminato e 661 a tempo determinato con una riduzione di 172 unità rispetto al 2014. A questi vanno aggiunti gli 856 dipendenti del Coime, i 169 Lsu ex Palermo Lavoro e i 112 Lsu a carico della Regione oltre a 74 dirigenti comunali, per un totale di 7.974 unità. Rispetto al 2014 l’organico è dimagrito del 3,3 per cento.
I tagli alle bollette sono stati consistenti in questi anni: dal 2012 al 2015 la spesa per la luce è scesa da 17,2 a 14,6 milioni, l’acqua da 2 a 1,6 milioni, il gas da 1,5 a 1,3 milioni, per una sforbiciata complessiva da 20,7 a 17,6 milioni. Anche le spese per la telefonia di servizio fissa e mobile e per internet è calata da 1,3 a un milione tondo. Tagliati anche gli affitti per uffici e aule scolastiche, troncati del 40 per cento gli incarichi esterni: dai 107mila euro del 2014 ai 64mila dell’anno scorso.
Nel 2015 le tasse hanno portato nelle casse di Palazzo delle Aquile 226,3 milioni di euro: nel 2014 erano stati 194,1. Sono stati riscossi 120 milioni di Imu e 74,9 di Tari. Colpiscono i dati sull’evasione: nel 2014 risultavano non riscossi 53,7 milioni di Ici e 54,3 di Tari, dodici mesi dopo la voce «non riscosso» dell’imposta sui rifiuti risulta azzerata mentre della vecchia imposta sulle case restavano da incassare poco più di quattro milioni.
Tra le spese c’è la gestione degli uffici: il polo tecnico di via Ausonia costa da solo quasi 239mila euro l’anno, l’ufficio risorse patrimoniali 238mila (220mila di affitto), l’anagrafe di piazza Giulio Cesare 110mila, le attività produttive e il mercato ittico 109mila, l’ufficio sport e la piscina 480mila, il comando di via Dogali 613mila (mezzo milione solo di affitto, tant’è che l’amministrazione vorrebbe spostare la Polizia Municipale in via Ugo La Malfa), Palazzo Burgio in via Garibaldi sede delle risorse umane 282mila (240mila euro di affitto), il Suap 312mila (locazione da 271mila euro), l’assessorato alla Scuola di via Notarbartolo 322mila (291mila di affitto), la Gam 176mila, il servizio coordinamento circoscrizioni 448mila (altro mega affitto da 437mila di affitto).
Chiudiamo con le multe. Qui la lotta all’evasione è ampiamente deficitaria, anzi, il rapporto tra contravvenzioni incassate e da incassare è addirittura peggiorato negli anni: se nel 2013 il totale da incassare era di 1,3 milioni e sono stati riscossi 144mila euro, nel 2014 era di 1,6 mln e ne sono stati riscossi 141mila, mentre nel 2015 ci sono appena 108mila euro incassati a fronte di un totale di 1,8 mln. Da record negativo le contraffazioni: su 779mila euro di sanzioni la voce dell’incasso recita zero. In calo sia il numero dei controlli che dei verbali per infrazioni al Codice della Strada: dal 2014 al 2015 c’è stato il 21,3 per cento di controlli in meno (da 106.018 a 83.403) e il 25,2 per cento di verbali in meno (da 93.634 a 69.965). Un calo, spiega il report, dovuto al fatto che «il servizio è di nuova istituzione e deriva dalla riorganizzazione dell’originario servizio ‘Mobilità Sicurezza, AA.PP e Patrimonio’ che nell’anno 2015 è stato soppresso: le competenze sono state distribuite tra il nuovo servizio Sicurezza Sedi e Controlli Stradali e il Capo Area». In parole povere: i dati saranno più attendibili l’anno prossimo.