Comune, il commissario per bilancio preventivo «Giunta incapace di fornire documenti ordinari»

Si è insediato stamane negli uffici di ragioneria di palazzo dei Chierici il commissario straordinario Antonio Garofalo. Al funzionario, di nomina regionale, spetta il compito di «capire dov’è il bilancio di previsione del 2015 e di verificare se il Comune ha avviato l’iter amministrativo che si conclude poi con la presentazione del documento all’aula consiliare», spiega il vicepresidente della commissione competente Niccolò Notarbartolo del Partito democratico. Il burocrate arriva dopo la pressione esercitata sull’ente dalla Corte dei conti. Entro il 15 gennaio 2016 Palazzo degli elefanti deve produrre una lunga lista di documenti senza la quale i magistrati contabili saranno costretti a chiedere che venga dichiarato il dissesto dell’ente. 

La presenza di un commissario esterno al Comune sottolinea «l’incapacità della macchina amministrativa di produrre documenti ordinari», dice Notarbartolo. E la mancanza di notizie certe sul bilancio di previsione dell’anno corrente è «reso ancora più grave dalla confusione dell’assessore al ramo Giuseppe Girlando, che ha scambiato un’ordinanza della Corte dei conti con una richiesta di chiarimenti», precisa il vicepresidente della commissione.  La situazione «è assolutamente vergognosa» per il presidente Vincenzo Parisi. Che dichiara: «Ho appreso la notizia dell’arrivo del commissario regionale dagli organi di stampa. Questo mi fa pensare che, se gli esponenti della commissione al Bilancio non leggessero i giornali, non saprebbero nulla di quello che succede negli uffici comunali di ragioneria». E attacca: «A questo punto, ben venga tra i corridoi la figura di Garofalo perché così l’amministrazione non potrà più sottrarsi alle sue responsabilità». 

Adesso sta al commissario di fresca nomina acquisire il prospetto preventivo e riservarsi il diritto di apportarvi eventuali modifiche. Il passo successivo, secondo le procedure, è la convocazione del collegio dei revisori dei conti e la valutazione del loro parere. Solo dopo questi passaggi il bilancio di previsione del 2015 può approdare al vaglio dei consiglieri comunali. I quali, in caso di voto negativo, decreterebbero lo scioglimento del Consiglio

Il rischio attuale è l’immobilismo finanziario della città, per un atto di indirizzo il cui completamento sarebbe utile tanto all’amministrazione comunale quanto ai cittadini. Una richiesta di chiarezza in questo senso arriva dal consigliere Sebastiano Arcidiacono. L’esponente del gruppo Misto depositerà alla presidenza del Consiglio retta da Francesca Raciti (Pd), nella seduta di domani, la richiesta ufficiale di convocare un consiglio comunale straordinario sull’argomento. Anche perché, tra le assenze lamentate dai consiglieri, c’è anche il dialogo mai aperto con l’assessore Girlando. «È una necessità perché l’amministrazione deve riferirci cosa ha sottolineato la Corte del conti con l’ormai famosa ordinanza e qual è il percorso che intende intraprendere per uscire da questa situazione», dice Arcidiacono. Una volontà espressa anche dal capogruppo di Grande Catania Giuseppe Castiglione che attacca: «Il governo di Bianco è scellerato».


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