Comunali, polemiche sulle liste escluse La base di Bianco: «E’ una stancanellata»

Una stancanellata. E’ così che definiscono a mezza bocca i militanti delle civiche vicine al Pd etneo l’esclusione delle liste Patto per Catania e Primavera per Catania, collegate al candidato sindaco Enzo Bianco, che dovevano correre per le municipalità alle prossime elezioni amministrative del 9 e 10 giugno. Un’esclusione dovuta al timbro di consegna al Comune che riporta come orario le 12.10: dieci minuti dopo il termine fissato. «Un errore che rientrerà in fretta», dicono da ieri pubblicamente i rappresentanti delle liste e del partito. Che, intanto, hanno presentato un ricorso in autotutela e diffuso una foto che dovrebbe servire a fugare ogni dubbio. «Una volontà politica» – lo sgambetto di un avversario e precisamente del sindaco uscente Raffaele Stancanelli – secondo le voci che circolano in privato. «Se tutto rientrerà, si sarà trattato solo di un errore burocratico, come io credo – commenta il candidato sindaco Enzo Bianco – Se non verrà corretto, vorrà dire che avevano ragione gli altri».

Uno scatto del momento della presentazione delle liste in Comune. La presenza di Giulio Ciccia, rappresentane della lista esclusa Primavera per Catania, insieme ai colleghi di liste regolarmente accettate dimostrerebbe l’assenza di qualunque ritardo nella presentazione dei documenti

Stamattina al comitato elettorale Casa Catania si raduna una gran folla. L’occasione è un incontro pubblico a cui partecipa anche il presidente regionale Pd Rosario Crocetta. Nella lunga attesa, però, l’argomento ricorrente è l’esclusione delle liste. Nei crocicchi di gente si parla fitto. «Sono dei dilettanti», commenta una signora. «I vo pigghiu ‘ppa giacca», aggiunge meno sereno qualcun altro. In ogni caso, comunque andrà, tutti pensano che la brutta figura sia stata ormai inevitabile. Un inciampo in una campagna elettorale iniziata già in un clima poco sereno: tra i veleni per le mancate primarie, le spaccature interne al partito e i rapporti tesi con gli alleati. Presente oggi anche Pierangelo Spadaro, in quota Sel e candidato al consiglio comunale nella lista Sinistra per Catania a sostegno di Enzo Bianco. «Siamo riusciti, nonostante tutto, a ricomporre una spaccatura nella coalizione che temo ci abbia comunque penalizzato – commenta – Anche questa non ci voleva. Ma sono certo che l’allarme rientrerà, perché sarebbe antidemocratico escludere più di cento candidati dalle elezioni».

Bianco si mostra sereno. Sorride, come sempre, ma non conferma né smentisce una comprensibile arrabbiatura. Insieme agli altri, fa quadrato intorno ai suoi uomini responsabili della presentazione delle liste. «Quando hanno visto il timbro, che riportava un orario oltre le 12, loro stessi hanno chiesto al segretario generale se ci potesse essere qualche problema, ma gli è stato riposto di no, perché comunque la presentazione è avvenuta in continuità», raccontano a Casa Catania. Continuità, una parola magica che in queste ore si ripetono tutti come un mantra. «Abbiamo consegnato le liste per il consiglio comunale alle ore 11.45 nell’ufficio del Segretario generale ma, nella confusione, siamo stati richiamati alle ore 12.09 per consegnare le liste per le circoscrizioni, in continuità con quelle per il Comune, e non ci è stato fatto nessuno problema», spiegava già ieri Francesco Marano, rappresentante insieme a Claudio Fraggetta di Patto per Catania.

A dimostrarlo sarebbe una foto scattata dentro l’aula consiliare, che mostra Giulio Ciccia, rappresentante di Primavera per Catania, con in mano una serie di faldoni di entrambe le liste. Accanto a lui, nello stesso momento e nella stessa stanza, anche i rappresentanti di altre liste regolarmente accettate. Uno scatto che escluderebbe qualsiasi ritardo. «Mentre c’è chi, di alcune liste degli avversari, è anche uscito dalla stanza e ha consegnato ancora dopo di noi. Ma a loro è stato segnato un orario antecedente alle 12», si sfoga la base, convinta del complotto politico. «Non posso escluderlo, ma allo stato si tratta di un mero errore – commenta Saro D’Agata, capogruppo uscente del Partito democratico in consiglio comunale e assessore designato da Bianco – Stamattina abbiamo presentato il ricorso e in queste ore i membri della commissione si stanno riunendo per decidere». In caso di esito negativo, la prossima mossa sarà un ricorso al Tar, costretto a decidere in tempi brevi considerata la scadenza elettorale ormai imminente.


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