Dopo avere pagato 100mila euro, l'uomo ha scoperto di avere acquistato solo il diritto di superficie del bene. Così ha dovuto versare ancora altri 17mila euro. Adesso è stato stabilito che l'errore è stato commesso dal magistrato ed è arrivato il risarcimento
Compra casa dal tribunale ma non diventa proprietario Condannata presidenza del Consiglio. «Fatta giustizia»
Una casa comprata a un’asta giudiziaria bandita dal tribunale di Palermo ma, dopo avere pagato 100mila euro, scopre di avere acquisito in realtà solo il diritto di superficie e non la piena proprietà del bene. Una vicenda avvenuta nel 2016 che ora è arrivata a conclusione con la condanna della presidenza del Consiglio dei ministri e la riconosciuta responsabilità civile del magistrato. «È stata fatta giustizia», ha commentato l’avvocato Salvatore Bidera Miceli che ha assistito l’uomo.
L’uomo, per entrare in possesso dell’abitazione, aveva dovuto versare oltre 17mila euro (in più rispetto alla cifra già versata) all’ente proprietario. Adesso la sezione civile del tribunale di Caltanissetta ha stabilito che l’errore è stato commesso «con certezza dal primo magistrato che ha emesso il decreto di trasferimento». I giudici hanno ritenuto il ricorso ammissibile e rilevato che «era indubbio dagli atti del procedimento, e in particolare dalla certificazione notarile, che il debitore non era pieno proprietario dell’immobile, ma proprietario superficiale».
Per questo, il tribunale ha deciso il risarcimento dei danni con il pagamento al ricorrente degli oltre 17mila euro aggiuntivi pagati per comprare la casa, oltre alla valutazione e agli interessi legali, e il rimborso delle spese legali. «È una grande soddisfazione personale e professionale – ha dichiarato l’avvocato – avere ottenuto la riparazione di un danno ingiusto mediante la dovuta tutela risarcitoria. Con l’assistenza attenta e costante di un singolo – ha concluso – si sono garantiti i diritti in favore dell’intera collettività, spesso vittima degli ingranaggi della complessa macchina della giustizia».