Per sei mesi prenderanno il posto del presidente e del consiglio della fondazione che gestisce l'ateneo. Nei mesi scorsi la Procura aveva chiesto e ottenuto il sequestro del conto corrente. Annullato poi dal tribunale del Riesame. «Una decisione molto strana», commenta il presidente dell'università Cataldo Salerno
Commissariata la Kore di Enna Prefettura nomina tre commissari
La fondazione Kore di Enna è stata commissariata. La prefettura ha deciso di sciogliere gli organi amministrativi e di nominare tre commissari per una durata di sei mesi, prorogabili. Al posto del presidente e del consiglio della fondazione Kore, subentreranno quindi la prefetta Francesca Adelaide Garufi, i professori Carlo Colapietro e Angelo Paletta. L’avvio dell’iter di commissariamento dell’ente che gestisce l’università era stato l’ultimo atto del prefetto Fernando Guida, trasferito a Isernia dopo due anni di attività nel capoluogo siciliano.
Il commissariamento è legato all’indagine della guardia di finanza, coordinata dalla locale Procura che nei mesi scorsi aveva chiesto e ottenuto il sequestro del conto corrente della Fondazione Kore, ipotizzando malversazione nell’uso di un milione di euro che il Comune di Enna aveva destinato all’università ma che sarebbe stato usato per altre finalità. Nelle settimane scorse, però, il tribunale del Riesame ha annullato il sequestro, dando ragione alla Fondazione e negando la sussistenza del reato. «Eppure – commenta il presidente dell’università Kore, Cataldo Salerno – nel decreto di commissariamento la prefettura non recepisce una virgola della decisione del Riesame che ha smontato le accuse. È sicuramente una decisione molto strana».
L’università ha quindi commentato augurandosi che «la limpidezza e profondità delle argomentazioni addotte possano restituire serenità a tutti gli attori coinvolti nella vicenda, in primo luogo allo stesso ateneo, profondamente colpito dal clamore mediatico delle iniziative prese nei confronti della Fondazione e che si sono rivelate palesemente infondate. La fiducia nella magistratura – ha concluso – è stata pienamente ripagata». Adesso arriva il commissariamento a cui l’ente si era opposto.