Coerenza/ La linea politica del Pd: un piede con Lombardo e l’altro con Orlando…

Il giorno dopo la “pupiata”, come l’ha definita il parlamentare regionale del Pd, Davide Faraone, si cerca di capire che cosa succederà. Per scoprire che l’Assebblea regionale del Partito democratico siciliano, di fatto, ha prodotto solo parole e polemiche.

Di atti concreti se ne sono visti pochi. All’ordine del giorno c’era la mozione di sfiducia al segretario regionale del Partito, Giuseppe Lupo. Che è stata frettolosamente ritirata tra le proteste di tanti presenti che si sono sentiti presi in giro.

“Abbiamo ritirato la mozione di sfiducia per senso di responsabilità – hanno fatto sapere Antonello Cracolici, Giuseppe Lumia, la corrente di ‘Innovazioni’ e l’area che fa capo all’ex ministro Letta -: non era certo con un voto in più o in meno rispetto alla formale approvazione della mozione, che avremmo risolto i problemi del Pd siciliano. Eravamo anche contrari al commissariamento romano: non era questa la ‘medicina’ adatta”.

Domanda: se non era questa la “medicina adatta” perché sono state raccolte le firme per presentarla? “La crisi del Partito – si giustificano i protagonisti della mozione mancata – è sotto gli occhi di tutti. Ritirando la mozione di sfiducia e promuovendo una gestione collegiale, capace di coinvolgere le anime del Pd, abbiamo investito in un percorso per guidare il Partito verso le prossime elezioni regionali: solo ritrovando unità e una linea politica chiara potremo essere promotori credibili di progetti e larghe alleanze in grado di vincere e governare, per garantire lo sviluppo della Sicilia. E’ l’ultima possibilità che ha il Pd, e chi lo dirige, per uscire da una situazione che ancora oggi appare confusa e incerta”.

Linea politica “chiara”? In effetti, oggi, nel Pd siciliano la ‘chiarezza’ si tagli a fette. Il segretario Lupo, che di fatto rimane al proprio posto, ha parlato, senza mezzi termini, di gestione insufficiente, se non fallimentare, del Governo regionale retto da Raffaele Lombardo e appoggiato dal Pd.

Se due più due fa quattro, il Pd dovrebbe uscire dal Governo. Dunque dimissioni degli assessori di area Pd e dei dirigenti generali della stessa area Pd. Invece, a quanto abbiamo capito, rimangono tutti al loro ‘posto di combattimento’. Tanto Lombardo – così ha detto e tutti ci credono – si dimetterà a fine luglio…

Nel frattempo il ‘glorioso’ Pd siciliano resta con un piede nel Governo e con l’altro all’opposizione. Con una mano i vari Cracolici, Lumia, Cardinale, Papania, Adragna, Cocilovo, Genovese continuano a gestirsi le ‘operazioni’ nel Governo Lombardo; mentre con l’altra mano trattano il programma di una ‘Nuova Regione’ a partire dall’alleanza con Italia dei valori di Leoluca Orlando, la Federazione dela sinistra, Sel di Vendola.

Insomma: la pagnotta’ nei prossimi due mesi con Lombardo ‘dimissionario’; poi la ‘Nuova Regione’ con Orlando, la Federazione della sinistra e Sel. E le grandi idee della politica? La voglia di cambiare la società e, magari, il mondo? Infantilismi! Quello che conta è la gestione del potere allo stato puro. Parola del Pd siciliano.

Esame di coscienza? Semmai flusso di coscienza. Pensieri politici che vanno e che vengono senza unità di tempo di luogo e di azione. Liberi con la mani libere. Un po’ in questo forno, un po’ nell’altro forno. L’importante è, per l’appunto, acchiappare la già citata pagnotta. Iscritti ed elettori del Pd siciliano: non vi piace la linea politica? Questo -è proprio il caso di dirlo – passa il Governo (Lombardo).

Abbiamo mandato i nostri emissari dal Senatore Fabio Giambrone che li ha messi alla porta? Pazienza. Non avremo le mani al Comune di Palermo. Ci accontentiamo di altri due mesi di Governo regionale. Meglio di pane e olive.

La gestione dell’acqua pubblica? Se ci guadagniamo qualcosa, se ne può parare. Ma se la gestiscono i privati nostri amici e ci rendono ‘partecipi’ e ‘felici’? Allora al diavolo l’acqua pubblica!

I rifiuti? C’è un amico che si è preso una discarica pubblica e l’ha fatta diventare privata? Ben venga se siamo tutti gratificati. Al diavolo la legalità!

Vogliamo staee con un piede con Lombardo e con l’altro con Orlando? E allora? Basta che acchiappiamo…

Quello che contano sono le liste. Per le elezioni nazionali non ci dovrebbero essere problemi. Daremo i solidi tre o quattro posti a Roma. Tanti qui si lamentano ma poi votato. Poi facciamo confermare tutti gli uscenti. Un altro ‘giro’ se lo meritano. Anche Lumia? Sì, infiliamo anche lui. Ci mettiamo un po’ di antimafia, un po’ di legalità, un po’ di scena… Un’altra legislatura se la merita.

All’Ars? Lì ci toglieranno la metà delle poltrone. Abbiamo fatto un sacco di clientele e perderemo. Mannaggia, ma come facevano i democristiani?

Intanto ci facciamo ‘sti due mesi. Ci sistemiamo le ultime cose. Ogni tanto bisogna pure farsi i cavoli Propri. Che è? Ce li facciamo da tre anni? E vabbé, eravamo digiuni da tanto tempo. Sapete com’è, una ciliegia tira l’altra…

Ora, però, facciamo una bella cosa di sinistra. Sel di Vendola è già ‘catturato. Anche Orlando, prima o poi, si convincerà. Anche la Federazione della sinistra. Ci facciamo un balla cosa di sinistra e rilanciamo l’innovazione alla Regione. Una volta che siamo tutti a ‘tavola’ tutto innoviamo…

Non ci vogliono? Ma che dite! Come abbiamo convito Vendola, convinceremo anche Orlando e gli altri…

Foto dei piedi tratta da flickr.com

 

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