Club Med Cefalù, interrogazione al ministero dell’Ambiente Campanella: «Dalle foto c’è una cementificazione in atto»

Un’attesa lunga 10 anni, inaugurazioni più volte annunciate e poi rinviate, e la scorsa primavera arriva la volta buona: il club Med di Cefalù riaprirà a giugno 2018. E nel territorio del Palermitano in tanti hanno già festeggiato, per il ritorno di uno dei più celebri resort turistici di lusso. Ora però sulla struttura, i cui lavori di realizzazione sono in fase avanzata, incombe lo spettro di un’interrogazione parlamentare che chiede maggiori chiarimenti sull’iter di concessione di autorizzazioni e paventa il rischio di un ecomostro, in una delle rupi più celebri e belle del Mediterraneo. A presentarla è il senatore di Mdp Francesco Campanella.

«Dobbiamo riuscire a coniugare lavoro e rispetto per l’ambiente – dice il parlamentare rivolgendosi al Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare -. Rispettare l’ambiente significa rispettare la vita e la salute dei cittadini ma anche preservare la bellezza dei luoghi. Il villaggio turistico di Cefalù sarà fonte di lavoro e di ricchezza per il territorio ma non bisogna aggiungere cemento». Nato nel 1951 come Villaggio magique e acquisito poi dal club Mediterranee, il resort è stato ristrutturato con un investimento di circa 75 milioni di euro. Sarà il primo 5 Tridenti in Europa del brand francese. Avrà 308 camere di tre categorie: superiore, deluxe e suite. A curarne la realizzazione l’architetto King Rosselli. All’interno della struttura sono ospitati anche alcuni edifici storici del ‘700 che verranno recuperati.

«Si chiede al ministro – si legge nell’interrogazione – di verificare che il rilascio delle autorizzazioni sia stato eseguito rispettando tutte le procedure previste dalla legge e se i criteri per la realizzazione della struttura non si pongano in contrasto con le esigenze di tutela ambientale della macchia mediterranea e delle aree marine connesse. Se intenda adoperarsi, al fine di verificare se l’impatto del processo di cementificazione sia stato effettivamente considerato nella valutazione d’impatto ambientale propedeutica al rilascio della concessione edilizia da parte del Comune e se effettivamente gli uffici comunali e regionali preposti stiano esercitando i doverosi compiti di vigilanza sul cantiere».

Il Club de la Mediterranée di Cefalù era noto nel mondo per la caratteristica organizzazione a capanne di canna e giunco immerse nello scenario roccioso. Dopo anni di chiusura della struttura, la società Club Med ha deciso di procedere al rinnovo e al rilancio del villaggio turistico, ottenendo la concessione per un progetto che, in tutte le occasioni pubbliche in cui è stato esibito appariva rispettoso dei criteri più attuali dell’architettura ed edilizia a basso impatto ambientale e a contenuto dispendio energetico.

«Considerato che i lavori attualmente in corso mostrano da alcune vedute dall’alto, uno scenario di tutt’altro genere: un processo di cementificazione pesante ed un’irreversibile modificazione dei luoghi e del pregevole paesaggio naturale preesistente – si legge ancora nell’interrogazione -. A quanto pare sono in corso alcune varianti che porterebbero ad un ampliamento della ricettività prevista e alla realizzazione di corpi accessori di servizio che, verosimilmente, hanno portato quello che doveva essere un intervento di qualificata architettura sostenibile integrata nel paesaggio, alla effettiva generazione di un nuovo ecomostro».

Vale comunque la pena ricordare che il progetto ha ottenuto tutte le autorizzazioni del caso. Già nel 2008, nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, «il progetto di ristrutturazione del Club Med di Cefalù» poteva vantare i pareri positivi della Soprintendenza ai Beni Culturali, del Genio Civile e del responsabile del servizio urbanistica. Nel testo si parlava sia di «ricostruzioni di edifici esistenti» che di «nuove costruzioni», vale a dire bungalow e suite destinate al turismo di lusso. E sono proprio queste, probabilmente, l’oggetto del contendere visto che avrebbero comportato – come si può vedere anche a occhio nudo dal promontorio della cittadina normanna o più semplicemente da google maps – la suddetta cementificazione. 

Lo scorso mese, intanto, Club Med in vista della nuova apertura ha avviato una lunga serie di colloqui per selezionare il personale da inserire nel nuovo villaggio che rispondano agli standard qualitativi del gruppo e che sappiano interagire con un turismo d’élite. Le selezioni hanno riguardato maggiormente le seguenti posizioni: F&B Manager, Responsabile Ristorante, Responsabile Trasporti, Responsabile Reception, Responsabile SPA, Responsabile Boutique, Housekeeping Manager e Responsabile Finanziario. Ricercati tutti i livelli di esperienza: studenti da inserire con tirocini all’interno del nuovo villaggio Club Med, figure junior e professionisti. Per le posizioni di responsabilità è richiesta inoltre esperienza pregressa in contesti di medio-alto livello, conoscenza della lingua inglese e preferibilmente della lingua francese. 


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Dopo più di 10 anni di annunci e rinvii il resort turistico di lusso riaprirà a giugno 2018. Ma il senatore di Mdp chiede di «verificare che il rilascio delle autorizzazioni sia stato eseguito rispettando tutte le procedure previste dalla legge. A quanto pare sono in corso alcune varianti che porterebbero all'effettiva generazione di un ecomostro»

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