Dopo aver condiviso la piazza di spaccio, avevano deciso di vivere insieme anche la latitanza. Nonostante il primo, Mario Russo, 42 anni, sia ritenuto uno dei punti di

riferimento del clan dei Cursoti milanesi, mentre l’altro, Salvatore Leonardi, 41 anni, un elemento del gruppo Santapaola-Ercolano. Erano sfuggiti all’operazione Fort Apache, che lo scorso 3 luglio aveva smantellato il fortino della droga a Librino in viale Moncada 16. I carabinieri della compagnia di Fontanarossa li hanno arrestati all’alba di oggi in una villetta in via Ginepro del Villaggio azzurro, nei pressi del Simeto in una zona balneare.

I militari sono arrivati all’immobile dopo settimane diattività investigativa. Quando stamattina hanno fatto irruzione, hanno sorpreso i due latitanti mentre ancora dormivano. Russo e Leonardi hanno provato a fuggire, ma si sono presto arresi senza opporre resistenza. Sono ancora in corso approfondimenti per risalire ai proprietari del fabbricato dove i due hanno trovato riparo nei giorni successivi al blitz.

L’operazione Fort Apache aveva fatto luce su un importante giro di droga – marijuana, cocaina ed eroina – che tre differenti clan, i Santapaola-Ercolano, i Cursoti milanesi e i Cappello-Bonaccorsi, gestivano in coabitazione nel palazzo al civico 16 di viale Moncada. Un’organizzazione militare, con vedette, sentinelle e pusher in cui Russo e Leonardi rivestivano un ruolo importante. Lo spaccio rendeva circa 30mila euro al giorno. Il 3 luglio durante il blitz furono arrestate 38 persone.