La notizia circola già da qualche giorno. Pietro cirrito starebbe per lasciare la banca di credito siciliano per volare a roma a dirigere la banca del mezzogiorno spa (a partecipazione pubblica), listituto di credito voluto dallex ministro delleconomia, giulio tremonti, per cercare di sostenere le imprese del sud con una banca costruita su misura per il meridione.
Cirrito alla Banca per il Mezzogiorno
La notizia circola già da qualche giorno. Pietro Cirrito starebbe per lasciare la Banca di Credito Siciliano per volare a Roma a dirigere la Banca del Mezzogiorno spa (a partecipazione pubblica), listituto di credito voluto dallex ministro dellEconomia, Giulio Tremonti, per cercare di sostenere le imprese del Sud con una banca costruita su misura per il Meridione.
Cirrito, nativo di Caltavuturo, piccolo centro delle Madonie, classe 1953, è un uomo di banca allo stato puro cresciuto nel Banco di Sicilia. Lì ha percorso le tappe più importanti della sua carriera. Il suo ruolo diventa centrale allindomani dellinchiesta sul Banco di Sicilia avviata, nei primi anni 90, dalla Procura della Repubblica di Palermo (uninchiesta, per inciso, che si concluderà con larchiviazione per tutti i vecchi amministratori).
Di fatto, in quegli anni, il Banco di Sicilia subisce una sorta di commissariamento ad opera della Banca dItalia che spedisce in Sicilia Cesare Caletti, che ricoprirà un po tutti i ruoli di vertice. Anche se il destino del Banco di Sicilia è già segnato (finirà prima nellorbita del Mediocredito Centrale, poi dentro Capitalia e, infine, nellUnicredit), Cirrito si mette in evidenza dimostrando che anche in Sicilia si può fare banca senza piegarsi ai potenti di turno, aiutando le imprese del territorio a crescere.
Una stagione importante che si concluderà, come già accennato, con il sacrificio di quella che è stata la più importante banca dellIsola (dentro il quale è stata piazzata ciò che rimaneva della Siciliacassa finita, nel settembre del 1997, in liquidazione coatta amministrativa), chiamata, con il proprio patrimonio, a tonificare altre banche italiane che avevano i conti più in disordine rispetto allo stesso Banco di Sicilia. Uningiustizia voluta dai massoni che da sempre governano la Banca dItalia (gli stessi che oggi celebrano i fasti delleuro).
Dopo luscita da un Banco di Sicilia ridotto a una dependance dei poteri bancari romani, Cirrito va al Credito Siciliano, consentendo a questa banca sbarcata in Sicilia dal profondo Nord di inserirsi nel fragile circuito produttivo dellIsola non per drenare il risparmio da impegare altrove, ma per dare impulso alleconomia siciliana.
Ora la chiamata, almeno così si dice, alla Banca del Mezzogiorno. In un ruolo che non potrà che essere centrale. Al servizio di quel sistema di imprese del Sud che, sempre allinsegna della correttezza, con riferimento alla Sicilia, ha sempre cercato di far crescere nellesclusivo interesse dei siciliani.