La richiesta per lo stop alle auto anche nella parte bassa è partita dai commercianti, ma una parte lamenta perdite negli incassi. Per verderci chiaro, il presidente della commissione Affari generali ha chiesto la convocazione di una conferenza dei servizi. Perplesso il presidente della Prima circoscrizione: «Percorso condiviso, protesta solo piccola parte»
Chiusura Cassaro, Arcoleo: «Un boomerang per negozi» Castiglia: «Processo graduale che non si può fermare»
Pedonalizzazione si, pedonalizzazione no. La richiesta promossa dai commercianti di corso Vittorio Emanuele per bloccare l’accesso alle auto anche della parte bassa del Cassaro, sembra non andare giù a tutti. A pochi settimane dalla sperimentazione avviata con il coinvolgimento del Comune, e che ha visto la semi-pedonalizzazione del tratto inferiore di corso Vittorio Emanuele e la chiusura totale al traffico nei weekend, non mancano i mal di pancia. E alcuni commercianti del tratto compreso tra via Roma e piazza Marina denunciano perdite notevoli, come conferma Rosario Arcoleo, il presidente della commissione Affari generali del Comune che stamattina ha incontrato una decina di loro.
«I commercianti lamentano un crollo degli incassi del 70 per cento nel mese di dicembre – racconta Arcoleo – e gravi problemi nella viabilità e nei collegamenti che scoraggiano l’afflusso dei clienti nella zona». Per questo motivo, prima di assumere qualsiasi decisione su eventuali provvedimenti di pedonalizzazione, il consigliere del Pd intende chiedere al sindaco di convocare una conferenza dei servizi per individuare una soluzione condivisa con i commercianti sul rilancio di quest’area. «Questa zona in molti casi non risulta nemmeno servita dalle linee Amat – ribadisce – e in questo momento è penalizzata ulteriormente da un contesto caotico sulla viabilità, favorito dalla pedonalizzazione già avviata nella parte alta di Corso Vittorio Emanuele».
Pur non essendo contrario in linea di principio allo stop alle auto, Arcoleo chiede però che «ci sia una linea chiara prima che si ripeta quanto verificato in via Roma, con le Ztl. Una pedonalizzazione decisa a senso unico, senza una programmazione mirata che favorisca l’attrattività della zona, rischia di trasformarsi in un boomerang per molti esercizi commerciali – aggiunge – come è già avvenuto in via Roma». Una notizia che non sorprende più di tanto chi in questi mesi si è battuto, al fianco di una parte dei commercianti, per la chiusura del tratto compreso tra via Roma e piazza Marina.
«Fin dall’inizio abbiamo avuto una buona risposta dei commercianti ed è solo una piccola parte quella che si oppone – spiega il presidente della prima Circoscrizione Massimo Castiglia -, ma la nostra posizione rimane la stessa. Siamo per un processo graduale di pedonalizzazione di tutto il Cassaro». Intanto, le prossime settimane per la circolazione nella zona del centro storico si preannunciano calde, con problemi già noti che si intrecciano al destino di via Roma che sarà investita nel mese di gennaio da un cantiere per il rifacimento del collettore fognario.
«In vista dei lavori – prosegue Castiglia – abbiamo deciso con l’assessore alla mobilità di procedere con un processo graduale, con lo stop alle auto solo nei fine settimana e festivi, prevedono durante la settimana una corsia sola, come nel tratto di via Maqueda compreso dai Quattro Canti alla Stazione. Chi si lamenta fa i conti con una crisi che è tale ormai da anni, ma iniziative come queste restituiscono l’area alle persone e possono rilanciare il commercio. Capisco che per alcuni esercizi commerciali possa creare inizialmente problemi, ma i processi non si possono fermare. Sicuramente il confronto serve – conclude – e ricordo che non abbiamo chiesto la chiusura definitiva della strada, ma stiamo portando avanti un processo graduale per arrivare a questo obiettivo con il coinvolgimento di tutte le parti».