L'ex titolare del Bilancio, secondo quanto riporta il quotidiano L'Urlo, avrebbe «abusato della propria posizione» con il direttore di una società creditrice del Comune. Affinché convincesse il consigliere Manlio Messina a fermare la sua opposizione. «Sono amareggiato», commenta Giuseppe Girlando
Chiesto rinvio a giudizio per l’ex assessore Girlando Accusa di concussione, avrebbe «abusato» del ruolo
Una richiesta di rinvio a giudizio per tentata concussione ha raggiunto in queste ore l’ex assessore al Bilancio e al Patrimonio Giuseppe Girlando. L’avvocato catanese, già membro della giunta, è accusato dalla procura di Catania di aver abusato della sua posizione per convincere il direttore di Simei spa Salvatore Gianluca Chirieleison – ditta creditrice nei confronti del Comune e in crisi economica – a intercedere nei confronti del consigliere d’opposizione Manlio Messina «affinché lo stesso non ostacolasse l’approvazione da parte del Consiglio comunale della delibera di giunta cosiddetta “Sostare”». A darne notizia questa mattina il quotidiano L’Urlo. A confermare l’accusa è l’avvocato Carmelo Peluso, che difende Girlando. L’udienza preliminare è fissata per il prossimo 3 febbraio.
Alla base della vicenda, ci sarebbe la definizione di una transazione per il risarcimento di un debito maturato dal Comune di circa quattro milioni di euro. Soldi necessari alla sopravvivenza della Simei, e che avrebbero tardato ad arrivare. «Ho denunciato pubblicamente questa vicenda perché Girlando mi ha chiesto di fermare la mia opposizione contro la delibera Sostare – dichiara a MeridioNews il componente del senato cittadino Manlio Messina – Avevo seguito personalmente il caso Simei, ho perorato la loro causa in consiglio».
Secondo la magistratura, in base a quanto riportato da L’Urlo, Chirieleison – titolare della Simei – avrebbe subito «un danno patrimoniale di rilevante gravità consistito nell’ammontare della transazione suddetta non stipulata, pari ad euro 3.989.633, 39». L’avvocato Girlando, contattato da MeridioNews, ha rimandato un suo intervento sulla vicenda limitandosi a dirsi «profondamente amareggiato» per la notizia. Aggiungendo, con una nota inviata alla stampa nel primo pomeriggio, che la vicenda «mi vede protagonista mio malgrado, e a dispetto di una storia personale e professionale sempre vissuta all’insegna della massima trasparenza». Nonostante la pesantezza dell’accusa, l’ex assessore si dice anche «sereno, perché ho agito sempre e solo per gli interessi dell’amministrazione e mai per interessi o vantaggi personali».
Alle dichiarazioni di Giuseppe Girlando si aggiungono quelle dei suoi legali. «La condotta contestata all’avvocato Girlando non ha determinato in alcuna maniera danni alla Simei spa», scrivono. La mancata definizione dell’accordo con l’azienda, secondo i difensori dell’ex componente della giunta, non sarebbe dipesa dall’allora assessore ma dalla «indisponibilità di Enel Sole», che in quel periodo lavorava con Simei, «a sottoscrivere l’accordo transattivo autorizzato dal collegio di difesa del Comune di Catania».