E' molto alto, biondo, porta un marsupio e corre molto veloce, nonostante i piedi nudi. «Nell'arco di quaranta minuti l'ho visto prima alla stazione, e persino in viale Mario Rapisardi», racconta Francesco Mannino, che ha fotografato questo pomeriggio l'appassionato di corsa. Adesso è caccia all'identità del misterioso giovane che per determinazione non ha nulla da invidiare al mitico corridore africano. Sfidando, lungo le strade etnee, auto in sosta selvaggia, sporcizia e cacche di cane
«Chi è il misterioso corridore scalzo?» A Catania l’emulo biondo di Abebe Bikila
«Volevo che il mondo sapesse che l’Etiopia ha sempre vinto con determinazione ed eroismo». Sono le parole che Abebe Bikila pronunciò dopo la vittoria nella maratona alle olimpiadi di Roma del 1960, scalzo eroe del terzo mondo. Parole che tornano oggi di attualità lungo le strade di Catania, dove un corridore emulo di questo mito sportivo ha fatto sfoggio della sua abilità nella corsa, anche lui a piedi nudi. E con una certa dose di determinazione ed eroismo: quelli che ci vogliono per sfidare le auto mal posteggiate, la sporcizia e le cacche di cane. L’impresa, che ha avuto corso il 22 agosto tra gli sguardi attoniti dei catanesi, è già finita sui Social network.
«Chi è il misterioso corridore scalzo che va in giro per Catania?», si chiede Francesco Mannino, uno dei più attivi utenti di Instagram etnei, noto per il suo impegno nella promozione del Monastero dei Benedettini di piazza Dante con Officine Culturali, e testimone oculare delle imprese di questo biondo seguace di uno dei più grandi miti dello sport africano e mondiale. Immortalato in quell’inferno automobilistico noto con il nome di Viale Mario Rapisardi.
«Sembrerebbe straniero, alto almeno un metro e novanta, credo sui trent’anni», spiega Francesco, che ha avvistato inizialmente il corridore in piazza Stesicoro. «Ero in auto, e dopo pochi minuti l’ho visto vicino alla stazione», racconta Mannino. Che, con grande sorpresa, ha avvistato nuovamente il ragazzone scalzo, dopo circa 40 minuti, a molti chilometri di distanza, nei pressi di piazza Marconi, a Nesima. «Non ho potuto non riconoscerlo: biondino, capelli ricci, marsupio con bretelle e null’altro». Della proverbiale determinazione di Bikila il misterioso atleta sembra però non aver preso i soli piedi nudi. «Ho assistito anche a una scena in cui si è letteralmente “riparato” un piede. Si è fermato, ha tirato fuori qualcosa da un tallone ed è ripartito a gran trotto», conclude Mannino.
[Foto di Francesco Mannino]