Circa 180 minori stranieri non accompagnati in condizioni «gravemente inadeguate e lesive della loro dignità» sono stati trasferiti da una struttura di primissima accoglienza nel Comune di Rosolini, in provincia di Siracusa. Alcuni erano lì da oltre tre mesi. La vicenda è finita al centro di una denuncia di alcune associazioni, tra cui Arci, Asgi, Cnca, […]
Migranti: centro minori «degradante» a Rosolini, trasferiti in 180 dopo denuncia
Circa 180 minori stranieri non accompagnati in condizioni «gravemente inadeguate e lesive della loro dignità» sono stati trasferiti da una struttura di primissima accoglienza nel Comune di Rosolini, in provincia di Siracusa. Alcuni erano lì da oltre tre mesi. La vicenda è finita al centro di una denuncia di alcune associazioni, tra cui Arci, Asgi, Cnca, Dci Italia e Intersos, e del caso si sono occupati il presidente del tribunale per i minorenni di Catania, Roberto Di Bella, e Rosalia Castrogiovanni, giudice referente area minori stranieri.
Di Bella ha informato che non vi erano le condizioni per ratificare le misure di accoglienza predisposte nella struttura, gestista della Croce Rossa, in considerazione della loro inadeguatezza e non conformità alla normativa vigente, e di avere già avviato le procedure per la nomina dei tutori volontari di tutti i minori. Prontamente la prefettura di Siracusa ha disposto il trasferimento dei minori, alcuni in un centro d’accoglienza straordinario per minori ad Augusta, altri in una struttura di nuova apertura a Melilli, predisponendo quindi la dismissione della tensostruttura di Rosolini, messa a disposizione dal Comune per fronteggiare i sempre più crescenti arrivi di minori non accompagnati.
«Nella struttura – si legge nella lettera inviata dalle associazioni – non è garantito un adeguato approvvigionamento idrico atto a consentire a tutti i minori di lavarsi, posto che la rete idrica assicura la distribuzione per sole tre ore al giorno e la fornitura di acqua mediante autobotti non sempre risulta sufficiente. In alcuni giorni, i minori sono costretti a lavarsi con l’acqua delle bottiglie». Stando alla denuncia i minori avrebbero avuto a disposizione cinque docce, senza acqua calda, e una decina di servizi igienici collocati all’esterno. «Molti minori – continua la missiva inviata il 18 dicembre – lamentano che il riscaldamento della tensostruttura, fornito mediante apparecchiature elettriche, non sia sufficiente».